«Noi della Lega lo diciamo da tempo: Trani è amministrata male. Potremmo ripeterlo in modo più elegante: Trani non è amministrata come le sue potenzialità le permetterebbero.
La classifica stilata da “Fondazione Etica”, co-promotrice con Università Cattolica e CNEL del monitoraggio degli enti pubblici in prospettiva della attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, non lascia dubbi. Il nostro giudizio da alcuni può essere ritenuto “di parte”, ma noi crediamo che gli argomenti e le criticità amministrative che abbiamo sottoposto ai nostri concittadini siano oggettivamente riscontrabili». Lo scrive in una nota la Lega di Trani, le firme sono di Gianni Di Leo (consigliere comunale) e Maurizio Colonna (Commissario cittadino della Lega).

«Una amministrazione comunale che ha distrutto il verde cittadino, che lascia i parchi pubblici incustoditi e in degrado, che ha costretto i figli di questa città ad adottare una raccolta differenziata di tipo obsoleto, che lascia la città spesso sporca con topi , che non ha apportato innovazioni nei procedimenti amministrativi, che possono durare anni, non ha i requisiti minimi per essere considerata efficiente.

Una amministrazione che non ha programmato nulla per le nostre aziende partecipate, non un indirizzo strategico, non un piano industriale, non ha i requisiti minimi per essere considerata trasparente.

Una amministrazione che da anni sta svalutando il patrimonio pubblico, le scuole in particolare, e ha ceduto immobili gratuitamente senza ottenere risultati non sarà mai in grado di lasciare qualcosa in più alle nuove generazioni anzi di fatto togliendo un Cinema/Teatro sul quale e del quale non se ne parla più.

La cementificazione del territorio, passata e futura, con approvazione di varianti al PUG in itinere, che la parte silenziosa della città ritiene scandalosa, e su cui ci riserviamo di intervenire puntualmente, potrebbe compromettere per sempre il futuro assetto sostenibile della città.

La realizzazione dell’impianto di trattamento del percolato farà di questa città la Indiscussa Capitale (I.C.P.) di questa pericolosa e nociva sostanza. Ma di cosa stiamo parlando?
Di una amministrazione che vive alla giornata, senza strategie, e di una città che si lamenterà quando sarà ormai troppo tardi. Eppure non siamo stati completamente ascoltati. Non lo siamo stati completamente, in passato, forse perché non possediamo “le armi di distrazione” di massa del sindaco: metodico e giornaliero utilizzo dei giornali, gli annunci trionfali dei finanziamenti (salvo scoprire che li hanno avuti a pioggia tutti i comuni), appropriarsi il merito delle iniziative dei privati, l’occultamento di informazioni scomode.

Una sorta di lavaggio del cervello giornaliero. Ma poi c’è la realtà che i cittadini vivono ogni giorno con furti di auto, di moto e di bici in vertiginoso aumento per non parlare di bande di georgiani capaci di aprire ogni tipo di serratura delle nostre case rimanendo impuniti per una mancanza di un sistema diffuso di videosorveglianza. Questa non è la Trani che vogliamo».