Si è appena conclusa la festa patronale in onore di San il Nicola Pellegrino. Tre giorni di fede e spiritualità con la ripresa graduale delle iniziative folkloristiche. Il responsabile della Confesercenti di Trani, Gianfranco Di Toma, nonché presidente del Comitato feste patronali di Trani, ha tracciato un bilancio della festa targata 2021.

Il significato spirituale della festa patronale in onore di San il Nicola Pellegrino

Il forte senso di misericordia legato al santo proveniente dalla Grecia. Un santo giovane, semplice che porta con sé il senso dell’accoglienza e della fratellanza di cui oggi abbiamo tanto bisogno.

Le differenze sostanziali tra la festa tradizionale e quella in periodo covid

Nonostante tutte le restrizioni, coordinate con le forze dell’ordine abbiamo voluto tenere il segno della festa per non spezzare il cordone ombelicale che ci lega alle  radici della nostra città, perché sulle feste patronali abbiamo fatto la nostra storia e la cultura. Quest’anno siamo riusciti a ripristinare la macchina di San Nicola con l’immagine del santo in piazza liberta. Una Conquista verso la ripartenza.

Bancarelle e giostre SI, processione NO.

Da commerciante sono contento per ambulanti e giostrai perché  sono categorie  che hanno sofferto parecchio per la pandemia. A differenza della processione, comunque, vietate dalle CEI, luna park e bancarelle  occupano aree circoscritte e quindi controllabili anche attraverso il rispetto delle norme sul Green Pass.

Come può la festa patronale diventare un volano turistico ed economico per la città

Bisogna innanzitutto organizzare per tempo un tavolo di concertazione per organizzare la festa e stilare un programma che custodisca la tradizione guardando all’innovazione e alle tendenze del momento per avere un forte richiamo turistico. Per questo punterei molto sull’arte  luminaria (salentina) ormai diventata di attrazione internazionale. Durante la festa patronale, infatti, abbiamo deciso di montare in piazza Quercia la fontana monumentale luminosa che ha richiamato molti turisti e gente dai paesi limitrofi. Abbinerei anche veri e propri  percorsi enogastronomici caratterizzati da prodotti tipici (la frutta secca, le nocelle, il moscato, la pasta al forno, il torrone artigianale) consumati dai nostri nonni durante la festa.

I commercianti come possono contribuire al rilancio turistico della città

Ogni categoria di esercenti potrebbe essere coinvolta  in questi percorsi enogastronomici. I ristoratori inserendo nel menù piatti tipici della nostra tradizione culinaria  e semplici, come la pasta al forno con sopra i pomodorini abbrustoliti, la frutta secca, le nocelle, il moscato; i pasticceri realizzando dimostrazioni pratiche di preparazione del torrone e della cassata gelato artigianale tipica tranese; gli esercenti per la vendita  e l’esposizione di souvenir legati a San Nicola Pellegrino e a tutti i temi, i monumenti, l’arte,  l’architettura religiosa locale, oltre ad un servizio di guida turistica, e organizzando convegni informativi e mostre sul Santo.

Ho anche un grande sogno. Riuscire a ripristinare il dialogo con Sitri in Grecia, città natale del patrono, dove è stato eretto un monumento in sua memoria, e puntare i fari sulla Cattedrale, la cui costruzione è legata  alle vicende del Santo.