Continua con successo la XIV edizione di Raccontando sotto le stelle. Dopo il sold out del primo spettacolo del 23 luglio “C’era due volte un piede” con la star argentina Veronica Gonzalez, se ne preannuncia un altro venerdì 6 agosto per la rassegna di teatro per ragazzi e famiglie che quest’anno è diventata Festival itinerante. L’edizione 2021, organizzata da Marluna Teatro e Libreria Miranfù, con la direzione artistica di Maria Elena Germinario e Vincenzo Covelli, gode del sostegno della Regione Puglia, attraverso il “Programma straordinario in materia di cultura e spettacolo per l’anno 2020”, ed è patrocinato dal Comune di Trani – Assessorato alle Culture, nell’ambito di Trani t’incanta.

Il ricco cartellone prevede sino al primo ottobre a Trani (BT) ancora 5 spettacoli teatrali, di cui un altro internazionale, e tanti piccoli eventi tra letture e laboratori, attività dedicate a bambini e ragazzi (ma anche alle loro famiglie), che più di tutti hanno subito le conseguenze del lockdown, senza poter svolgere attività ludico-ricreative all’aperto. Ciascuno degli spettacoli principali è intervallato da due settimane nelle quali viene anticipato da 3 eventi tematici e propedeutici, tra letture, laboratori artistici, performance, etc, che fanno da traino ai momenti “clou” del Festival.

Il Festival itinerante “Raccontando sotto le stelle” prosegue il 6 agosto con “Io voglio la luna” della Compagnia Teatro Pirata di Jesi nella splendida cornice del Parco di Santa Geffa alle ore 20,30. Lo spettacolo, finalista al Premio Scenario Infanzia 2010, ha vinto il prestigioso Premio Eolo Awards 2013 come miglior Progetto educativo per il teatro Ragazzi e Giovani. Una storia delicata e poeticamente sensibile, la cui narrazione è accompagnata dalla musica dal vivo e da scene di teatro di figura con pupazzi e ombre. Fabio è nella sua cameretta, alle prese con i suoi giochi ma soprattutto con comandi, raccomandazioni e rimproveri della mamma. Non è per niente tranquillo, gli sembra che le cose non vadano mai come lui vorrebbe e di non poter far niente per cambiarle. Finché una notte, come per magia, viene svegliato da un soffio di vento e si accorge che lì, proprio nella sua camera, è venuta a trovarlo la luna! È bellissima, grande, luminosa… giocano insieme e poi lei, così come è arrivata, scompare. Fabio non è mai stato così felice. Decide che vuole averla a tutti i costi e parte per una fantastica avventura alla fine della quale riesce a catturare la luna e a portarla in camera sua. Gli sembra che tutti i suoi problemi siano finiti per sempre, solo che Fabio non sa che nel mondo, senza più la luna nel cielo, i problemi sono appena cominciati. Comprenderà allora che non sempre si può volere tutto per sé ciò che appartiene anche agli altri… e con un gesto magico e poetico deciderà di condividere lo splendore della luna con il pubblico dei bambini.

«L’idea di questo spettacolo – come si evince dalle note di regia – nasce dall’incontro con Fabio, un ragazzo affetto dalla sindrome di Down. Fabio ha uno sguardo aperto al mondo come quello dei più piccoli e la capacità di credere che se si vuole davvero qualcosa sia possibile ottenerla. Per questo non poteva essere che lui l’unico interprete di questa storia, che in sé racchiude il senso più profondo della nostra operazione: rendere una cosa impossibile possibile. Quando Fabio ci ha detto che voleva fare “l’attore del teatro col microfono” abbiamo sorriso di circostanza, ma poi è arrivata l’idea di questo spettacolo. Fabio ha costruito con noi il suo clown, la sua maschera, esaltando le caratteristiche della sua personalità e sviluppandola su registri comici. Ha lavorato da vero attore, con serietà e precisione non comuni, creando un personaggio unico, la cui simpatia è pari solo alla poeticità, donando a una storia “normale” la fragile e incomprensibile bellezza della vita».