Sarà presentata questa sera (mercoledì 28 luglio) alle ore 19.30, in piazza Quercia, presso Il Marchese Orangerie, a Trani, l’opera della Dott.ssa Maria Pia Turiello, Criminologa forense – Mediatrice nell’alta conflittualità – Psicologa del lavoro e delle organizzazioni e Docente universitaria: “La famiglia: un porto sicuro o una prigione?”.

Lo scritto, realizzato in collaborazione con SD&C Editore, giovane casa editrice fondata per iniziativa di un imprenditore coraggioso, Salvatore Sonatore, con la volontà di mettere la carta stampata al servizio delle più attuali tematiche di interesse giuridico, sociale ed economico. Tra queste, particolarmente spinosa è l’antica problematica della violenza domestica, resa ancora più urgente dalla convivenza forzata imposta dalla pandemia che ha visto triplicarsi in Italia, nel 2020, i casi di femminicidio. La casa, luogo per eccellenza della sicurezza e della condivisione, si è trasformata per tante donne in una prigione, uno spazio dove si consumano abusi, prevaricazioni e violenze fisiche e, spesso, ancor più sottili e subdole, violenze psicologiche.

A questo complesso fenomeno è dedicato il libro della Dott.ssa Maria Pia Turiello: un compendio dalla lettura semplice e scorrevole, realizzato allo scopo di offrire un focus sull’ambiente dove vengono perpetrate circa l’80% delle violenze sulle donne: la famiglia e le mura domestiche.

L’incontro sarà introdotto dal sindaco della città di Trani, Amedeo Bottaro, e dall’avvocato Anna Chiumeo, Presidente ADGI sezione di Trani.

Al tavolo del relatori interverranno la Dott.ssa Debora Ciliento (Consiglio Regione Puglia, componente Commissione Assistenza Familiare, servizi sociali), l’Avv. Gianni Casale (Avvocato Cassazionista del Foro di Modena, CEO progetto Anthea), l’Avv. Francesco Paparessa (Avvocato Cassazionista, componente Osservatorio Nazionale di diritto di famiglia della sezione di Trani), la Dott.ssa Lia Parente (Psicologa forense e psicoterapeuta), il Dott. Ivan Ventura (Comunità Melampo di Oasi2).

Un manuale pensato per tutte donne e un’iniziativa volta a sostenere, con un contributo diretto e concreto, il tortuoso, ma necessario, percorso per la conquista di quei diritti fondamentali ancora oggi (o forse oggi più che mai) troppo spesso negati.