Condanne confermate con riduzione di pena nel processo “Nemesi” che si è tenuto davanti ai giudici della terza sezione della Corte Appello Bari nei confronti di 8 persone di Trinitapoli e Trani ritenute legate al clan Gallone- Carbone ed accusati di porto e detenzione illegale di armi aggravati dalla mafiosità. Armi che dovevano essere utilizzate – dice l’accusa – per colpire i rivali dei clan De Rosa-Miccoli Buonarota e Visaggio Valerio nei primi mesi del 2019. Una guerra di mafia tra i clan che dal 2003 ad oggi ha contato oltre 15 agguati con una decina di morti e altrettanti feriti.

Giuseppe Gallone, ritenuto al vertice omonimo clan, è stato condannato a due anni dieci mesi e venti giorni di reclusione (tre anni e 4 mesi nella sentenza di primo grado pronunciata dal Gup di Bari il 21 luglio 2020). Stessa pena per Vincenzo Carbone, Giuseppe Sisto, Armando Presta, Emanuele Sebastiani e Ruggero del Negro. Condannati invece a due anni Cosimo Damiano Gallone e Raffaele Piazzolla. Il Pg aveva chiesto la conferma condanne di primo grado; mentre gli avvocati Antonio di Pillo, Francesco Santangelo, Giuseppe Giulitto, Antonio Floro e Claudio Pagano chiedevano assoluzioni o riduzione delle pene.