Home Attualità Barba e Capelli: nessuno rifiuta i turisti, ma Trani va (ri)organizzata

Barba e Capelli: nessuno rifiuta i turisti, ma Trani va (ri)organizzata

La massa di presenze è un bene ma va regolata

Non mi piace quando qualcuno che si lamenta per il caos a Trani specie nei fine settimana primaverili ed estivi, viene additato e condannato come un disfattista, uno che rema contro, un nemico della città e dei commercianti. Che poi in verità, non vorrei che quel qualcuno, venga visto come colui che disturba il “manovratore”.

Tutti siamo estimatori della nostra città e chi si lamenta del traffico impazzito, dei parcheggi selvaggi, dei pochi controlli, dall’inciviltà non punita, lo fa perché chiede che siano realizzate nuove e apposite aree di parcheggio, anche sotterranee, come in tante città della Puglia abituate ad accogliere migliaia di visitatori; lo fa perché vuole più forze dell’ordine, più presenza delle Istituzioni, più cura del verde pubblico, alberi ripiantati dopo quelli abbattuti, colonnine per le auto elettriche, strade pulite, non solo dai rifiuti ma dai rattoppi che dopo una pioggia tornano buche.

È molto semplice e se ne gioverebbero tutti, a cominciare dai commercianti. No alla taglia e allo stigma contro i cosiddetti “disfattisti” (lo vedi che ci sono degli effetti a far entrare i destrorsi nei posticci governi di centro sinistra che di sinistra nulla hanno ormai?). Non vorrei che si mascheri l’incapacità di un governo , utilizzando, come fumo, le colpe dei disfattisti.

In fondo si chiede una cosa semplice: si chiama “civiltà”. Si chiama “amministrare”. Tutto il resto è contorsione e contraddizione di un governo di centro-destra- sinistra (a tre occhi strabici) senza progetti o programmazioni ma che vive di estemporanei annunci di finanziamenti (ogni tanto si alza qualcuno e fa un comunicato) o di fumo negli occhi che nulla porta alla Città.

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