La Puglia da lunedì 10 maggio cambia di colore e, dopo oltre due mesi, torna zona gialla. L’Amministrazione comunale di Trani tempestivamente adotta i primi provvedimenti in previsione delle riaperture, per sostenere la ripresa delle attività produttive e per restituire la città alle proprie imprescindibili prerogative sociali e di relazione tra i cittadini senza però ignorare le necessarie misure di contenimento alla circolazione del virus.

In giunta, su proposta presentata dall’assessore alla polizia locale, Alessandra Rondinone, è stato approvato un provvedimento che contiene misure urgenti per l’occupazione di suolo pubblico da parte degli esercizi commerciali, con particolare riferimento al comparto ricettivo e della ristorazione, maggiormente penalizzato dagli oltre due mesi di chiusura.

In ragione di questa premessa, la giunta ha approvato una proposta attraverso cui, fino al prossimo 31 dicembre (fatta salva eventuale proroga della misura) si consentono le occupazioni di suolo pubblico anche sulle aree destinate al parcheggio (sia esso libero che a pagamento) nel caso in cui sussistano impedimenti oggettivi connessi alla carenza di spazi adeguati, prospiciente l’attività economica. L’indirizzo dell’esecutivo specifica che l’occupazione dovrà avvenire, previo parere in materia di viabilità rilasciato dal Comando di Polizia locale, senza inibire o intralciare il libero transito veicolare e quello su marciapiedi, garantendo sempre un passaggio libero adeguato. Alla fine della giornata lavorativa, gli elementi di arredo utilizzati dagli esercenti dovranno essere ricollocati all’interno dello stesso esercizio.

E’ stata demandata all’Area Urbanistica ogni attività gestionale consequenziale all’adozione del provvedimento. Resta ferma la possibilità per gli organi di vigilanza e controllo, di prescrivere immediati adeguamenti o riduzioni delle aree occupate anche in ampliamento, laddove si possano ravvisare situazioni pregiudizievoli alla fruizione degli spazi pubblici in sicurezza e, in caso di inottemperanza, di revocare il titolo autorizzativo.