Nell’immaginario del tranese, del forestiero, del turista, il piazzale del Monastero di Colonna, un tempo teatro di esibizioni canore internazionali e nazionali, è uno di quei luoghi che sono sinonimo di svago, estate, ritrovo. Da mesi, ed in vista della bella stagione, è invece ridotto ad un colabrodo. Buche profonde ovunque, asfalto sbrecciato, erbacce. Le foto che vi mostriamo, portano ai vostri occhi l’immagine impietosa di trascuratezza, abbandono, per un luogo che, agli antipodi del salotto buono (Cattedrale con Centro storico) avrebbe potuto costituire, insieme a tutta l’area, un punto di riferimento alternativo, di cultura rilanciata e sperimentale, con unione di mare e spazio libero.

Un posto già pronto, se solo non lo si fosse dimenticato. Anche perché, a qualche metro di distsnza, a pochi metri dal mare, imprenditori coraggiosi e lungimiranti hanno già cominciato da un po’ di anni un progetto di valorizzazione e rilancio. “Salto dell’acciuga” e “Versante est” hanno dimostrato coi fatti come rivalutare un luogo, un tratto di costa, un posto dove fare cultura e aggregazione tra musica ed enogastronomia. I privati, sempre loro. Poi arrivi sopra, sul piazzale e ti rendi conto della differenza di trattamento della città. Dal privato al pubblico. All’amministrazione che lascia il piazzale di cui sopra come una landa desolata e bombandata.