Una lunga notte di preghiera cominciata alle ore 23 del Giovedì Santo e concluso al mattino del Venerdì di Passione. Il culto alla Vergine Addolorata nonostante la pandemia si è rinnovato anche quest’anno a Trani seppur in una forma certamente diversa rispetto a quanto accadeva sino al 2019. La devozione dei tranesi non è mancata anche in questa occasione. Durante la lunga notte di diretta sui canali social di Telesveva e Trani.News24.city sono stati migliaia coloro che via web hanno assistito al Santo Rosario animato dall’Ordine Secolare dei Servi di Maria e dai pochi fedeli presenti, nel rispetto delle restrizioni anticovid, all’interno della Chiesa di Santa Teresa. Per non correre rischi di natura sanitaria, i fedeli che si erano prenotati precedentemente, si sono alternati ogni ora durante la notte all’interno della Chiesa, per consentire a più persone possibili di assistere, ma sempre rispettando le regole imposte.

Preghiera, fede, devozione e totale affidamento alla Beata Vergine Maria Addolorata. Quello del Giovedì Santo è un rito storico già presente sin dal XIII secolo nella zona posta in prossimità del Castello Svevo di Trani. Da duecento anni la chiesa di Santa Teresa è la sede dell’Arciconfraternita della SS. Addolorata, che nel 2008 ha festeggiato il bicentenario dalla fondazione.

Un culto sentito dalla cittadinanza che da sempre vive con pathos questo momento delle festività pasquali, nel segno di una tradizione che si rinnova di anno in anno, e che in questo 2021 ancora segnato dalla pandemia è riuscita ad adattarsi al contesto storico senza lasciare soli i propri fedeli, i quali anche a distanza hanno potuto affidarsi alla propria Vergine Addolorata. Anche senza la tradizionale processione, il simulacro di Maria è comunque riuscito a raggiungere i propri fedeli. Il Santo Rosario notturno si è concluso con un momento di preghiera tenuto dall’Arcivescovo della Diocesi, Mons. Leonardo D’Ascenzo, alla presenza anche del Sindaco di Trani Amedeo Bottaro.