Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Gianni Di Leo, consigliere comunale della Lega Trani:

«Leggo con stupore un articolo-commento (leggi qui) di un consigliere comunale di maggioranza che denuncia un presunto stato di ingovernabilità della nostra azienda AMET, pare strangolata per anni da centri di potere interni (definiti legittimi) e forze sindacali silenti. Viene anche riferito che questa situazione perdurerebbe da tempo a causa di un consiglio di amministrazione debole, incapace di scardinare centri di potere e posizioni ormai consolidate. Non voglio entrare nel merito di vicende che sono a conoscenza solo di chi governa, ma non posso esimermi da valutazioni politiche in ordine a quanto denunciato.

Mi chiedo innanzitutto cosa ne pensi il sindaco Bottaro su quanto denunciato: il primo responsabile è lui, lui va alle assemblee dei soci, lui nomina il consiglio di amministrazione. lui nomina il presidente. Se il consiglio di amministrazione fosse debole, sarebbe colpa di chi lo ha nominato. Se vi sono poteri forti che impediscono l’attuazione della volontà politica, allora vi è incapacità di governo. Delle due l’una: o vi è complicità o vi è incapacità.

Detto questo, per esperienza personale ho verificato che molti politici definiscono “poteri forti” quei poteri legittimi che tendono ad impedire illegittimità o danni/depauperamenti dell’azienda o dell’ente.

Ora, non essendo stato approvato in consiglio comunale nessun piano aziendale strategico dell’AMET, non sono noti a noi poveri mortali, consiglieri e cittadinanza, quali siano i temi su cui si stanno scontrando alcuni consiglieri e l’apparato interno della azienda. In ogni caso emerge confusione politica, mancanza indirizzi di governo della azienda, che qualcuno vorrebbe spogliare della gestione dei parcheggi, della darsena. Vuoi vedere che la spogliano anche della pubblica illuminazione, affidandone ad un privato l’efficientamento energetico, quale paradosso amministrativo della “trasparente” amministrazione di sinistra?»