Doveva essere una protesta condivisa da tutta la categoria ma in realtà la partecipazione, almeno nella Bat, è stata praticamente vicina allo 0. Una serata di disobbedienza alle misure contenute nel Dpcm, con baristi e ristoratori che, sull’onda dell’hashtag “Io Apro”, avrebbero dovuto lasciare aperte le porte dei loro locali ai clienti anche dopo le 18, orario dal quale è possibile effettuare i soli servizi a domicilio e da asporto. Un modo per manifestare contro i divieti anti Covid che stanno mettendo in ginocchio il settore. Ma come detto, non l’ha fatto nessuno o quasi. Tra i pochi che hanno provato ad aderire all’iniziativa, c’è stata una pizzeria di Trani, “Lievito 72”, che nei giorni scorsi, attraverso Facebook, aveva invitato i clienti a raggiungere l’attività dalle 18.30 alle 21.45 annunciando di voler continuare ad effettuare il servizio ai tavoli anche dopo l’orario consentito. Ma a spegnere subito qualunque tentativo di disobbedienza è arrivata la Polizia Locale.
Contraria all’iniziativa anche l’associazione Confesercenti della Bat che, attraverso il suo presidente, si rivolge a tutti i ristoratori affinché facciano appello al buonsenso.
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