Home Cronaca Pm arrestati, Nardi si difende e contrattacca: «Contro di me solo calunnie»

Pm arrestati, Nardi si difende e contrattacca: «Contro di me solo calunnie»

Prosegue con rito ordinario il processo in corso di svolgimento a Lecce

E’ durato circa sette ore l’esame di Michele Nardi davanti ai giudici della seconda sezione del Tribunale di Lecce nell’ambito del processo nel quale l’ex gip di Trani è imputato per associazione per delinquere, corruzione in atti giudiziari, falso ideologico e materiale. Nardi ha ripercorso tutte le circostanze che lo vedono coinvolto nell’inchiesta, asserendo che “le porcherie” le hanno combinate il suo accusatore, Flavio D’introno, e l’allora pm di Trani Antonio Savasta.

Riguardo a uno dei passaggi chiave dell’inchiesta, relativo ai 14 viaggi a Roma che avrebbe fatto l’imprenditore D’Introno per consegnargli, secondo quanto sostenuto dalla Procura di Lecce, i soldi delle mazzette, l’ex gip ha esibito per ogni data una serie di documenti che comproverebbero l’insussistenza delle accuse mossegli dai magistrati salentini rei a suo dire «di aver vomitato una marea di carte prima di verificare dichiarazioni che sono calunnie».

Il magistrato, che è a giudizio con rito ordinario, fu arrestato il 14 gennaio 2019 assieme all’allora pm tranese Antonio Savasta (condannato a 10 anni di reclusione con rito abbreviato) con l’accusa, contestata ad entrambi, di aver garantito esiti processuali favorevoli in diverse vicende giudiziarie e tributarie in favore degli imprenditori coinvolti nelle indagini in cambio di ingenti somme di danaro e, in alcuni casi, di gioielli, diamanti e varie utilità. Assieme ai due magistrati fu arrestato l’ispettore di Polizia Vincenzo Di Chiaro: questi è a giudizio dinanzi al Tribunale assieme a Nardi, all’avvocatessa Simona Cuomo, a Gianluigi Patruno e Savino Zagaria. Le accuse risalgono al periodo compreso tra il 2014 e il 2018.

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