Primo problema: sembra che molti consiglieri neo eletti a Trani non abbiano nessuna voglia di “scorrere” in Giunta: a parte qualche inguaribile vanesio/a che potrebbe non resistere alla “vetrina” mediatica più vivace (facendo l’assessore/a). Ci giungono segnali da fonti di Palazzo, per cui i più pragmatici, tra i neo eletti, non vorrebbero perdere il certo per l’incerto: in poche parole temono che una volta dimessisi da consiglieri per volare in Giunta, al primo inghippo/ cavolata/ malumore con Amedeo II, quest’ultimo possa defenestrarli nel giro di poco (vedi il precedente di Tommaso Laurora).

Quindi se Giunta politica dev’essere, come nelle ferme intenzioni del Sindaco, bisogna ricominciare a rimestare nelle file di partito, a cominciare dai non eletti?
Dopo la scottatura e fallimento della Giunta delle Competenze e dei tecnici di 5 anni fa, stando a voci di Palazzo, il sindaco avrebbe in mente una Giunta politica al 100%, poiché convinto, come ha confidato in camera caritatis ad alcuni fedelissimi, ma anche a sua volta consigliato dai collaboratori più scafati, che stavolta i tecnici bravi sono già presenti nella macchina comunale e questi sarebbero proprio i dirigenti attualmente in carica.

Quindi quell’aspetto tecnico, comunque sempre caro ad AB sarebbe assolto proprio da questi. Sotto dunque con le famose “rose” di nomi, da parte dei partiti di maggioranza, con la speranza che si sposino però coi parametri alti e di attesa di una città che ha votato in modo quasi compatto la compagine di governo.

In verità anche AB spera in profili attendibili e credibili per non dover essere costretto ad eventuali strappi decisionisti, che come scrissi un paio di settimane fa, portarono diversi scontenti nella vecchia maggioranza.

Un’unica certezza, previo accordo scritto dai segretari di partito, è quella del Presidente del Consiglio che sarà il consigliere più suffragato: ossia Giacomo Marinaro. Ma già in alcuni partiti di maggioranza qualcuno, a denti stretti e confidandosi, comincia ad insinuare: “Il sindaco è del PD, il presidente del Consiglio è del PD, vuoi vedere che pure il vice sindaco proverrà da quel partito? Non sarebbe giusto!”.

Signori, l’Amedeo II comincia con la panoramica delle poltrone schierate, pronte per essere riempite. E stavolta la politica non se ne lascerà sfuggire nemmeno una. Non si batterà via niente, come col maiale. Evitando possibilmente, speriamo noi, equivoci come in passato, tra competenti, forestieri e assessori nominati dopo non aver votato il bilancio il giorno prima, da consiglieri. Anche se ora ai posti di comando rischiamo di ritrovarci gente costantemente assente o astenuta alla votazione dei provvedimenti nella passata legislatura o anonimi ectoplasmi nominati in capo al consigliere di turno, che vestirebbe, ancora una volta, i panni del “ras del quartiere”, simpatica figura tragicomica interpretata anni fa da un brillante Diego Abatantuono.