Una lunga storia fatta di permessi, blocchi e autorizzazioni che finalmente si è conclusa lasciando spazio al sogno di un imprenditore che, nonostante tutto, non ha mai smesso di crederci. Con la posa della prima pietra arriva ai nastri di partenza il grande progetto di riqualificazione di un tratto del Lungomare Cristofolo Colombo a Trani con il quale si darà una nuova vita al celebre ristorante “La Vela” e al vicino stabilimento balneare.

«Così si chiude un percorso durato oltre 10 anni (dal 2008) con il blocco dei lavori
imposti dalle Autorità amministrative locali e giuridiche – spiega Giuseppe Fiore,
patron dell’azienda Fiore di Puglia e titolare della concessione demaniale da oltre 30
anni di questo complesso edilizio e balneare -. Nel tempo abbiamo costantemente
effettuato continue innovazioni per mantenere l’efficienza e il decoro per questo
stabile storico, oggi finalmente vediamo premiato il nostro impegno e riteniamo che
bene abbiamo fatto ad aver sempre creduto in questo progetto di riqualificazione e
ristrutturazione edilizia. Arriviamo a questa storica data, dopo essere riusciti a
dipanare un complesso groviglio di norme urbanistiche e giuridiche, per riprendere
gli interventi e portare a compimento questo obiettivo strategico per l’intero
territorio».

Il complesso turistico che sorgerà su un’area di 2500 metri quadrati, sarà composto
da uno stabilimento balneare, lounge bar e ristorante. La cerimonia della posa della
prima pietra dell’opera si svolgerà il prossimo 18 settembre, alle ore 9.30.

Interverranno: Amedeo Bottaro, sindaco di Trani, il consigliere comunale, Anselmo
Mannatrizio, il consigliere regionale, Ruggiero Mennea, Giannaelisa Berlingerio,
dirigente del dipartimento Sviluppo economico della Regione Puglia e il presidente di
Confindustria Puglia, Sergio Fontana.

«Ringraziamo quanti hanno creduto con me e la mia famiglia in questa idea, a
partire dal Sindaco e la sua giunta comunale, oltre che l’intera amministrazione
tranese. Siamo sempre stati convinti, nonostante le lungaggini burocratiche, che
questo posto potesse rinascere e il tempo come è evidente ci ha dato ragione. Ora
non resta che posare la prima pietra e poi tante altre dopo per far diventare realtà il
nostro sogno», conclude Fiore.