Il branco resta ai domiciliari. Respinto il ricorso presentato dai legali dei sette ragazzi biscegliesi arrestati per il pestaggio di un 16enne tranese, avvenuto il 2 giugno scorso in Piazza Vittorio Emanuele II, nel centro di Bisceglie.

Il Tribunale del Riesame di Bari ha confermato così l’ordinanza emessa, a seguito delle indagini condotte dai Carabinieri, dal gip del Tribunale di Trani, Maria Grazia Caserta, nei confronti del 33enne Alessandro Di Pinto, dei 21enni Nicola Bassi e Mauro Ruggieri e poi di Federico Di Pilato, Michele Troilo, Brandon Goffredo e Samuele Midugno, tutti di 19 anni.

Del gruppo, secondo quanto emerso dall’attività investigativa, avrebbero fatto parte anche altri sette giovani biscegliesi, non ancora maggiorenni, la cui posizione è tuttora al vaglio della Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Bari.

Gli indagati rispondono dell’accusa di lesioni gravi: i militari li hanno identificati grazie ai riconoscimenti compiuti dalla vittima e ai filmati registrati da una telecamera di sicurezza, che riprese alcuni componenti del branco pochi minuti prima della brutale aggressione, scatenata, in base alla ricostruzione degli inquirenti, da vecchie ruggini per questioni di ragazze.

Il 16enne tranese venne colpito più volte con calci e pugni (sferrati anche con una noccoliera di ferro), persino quando era a terra, ormai esanime. I tre amici che erano col ragazzino non poterono far nulla per difenderlo, ma uno di loro riuscì a dare l’allarme. Al loro arrivo in piazza, i Carabinieri trovarono la vittima priva di sensi, circondata da rivoli di sangue. Del branco nessuna traccia.

Il giovane venne trasportato prima al Pronto Soccorso dell’ospedale di Bisceglie e poi, in codice rosso, presso il “Bonomo” di Andria dove è stato ricoverato con diverse lesioni gravi.