«Le stime già non incoraggianti del 2020, riportano per la nostra regione, perdite a livello turistico per 300 milioni di euro e circa 10 milioni di presenze in meno. Con l’approssimarsi della stagione estiva ormai avviata, a pagarne il prezzo maggiore saranno in primis, i gestori dei lidi balneari e le attività a loro collegate. Diversi sono gli aiuti da mettere in campo per la categoria», – afferma Ruggiero Grimaldi (Componente Direttivo Lega BAT), «ma è fondamentale la collaborazione tra le Istituzioni.

«A tal proposito, l’ Amministrazione  regionale interfacciandosi con le direzioni marittime del territorio, potrebbe come previsto dall’ art. 36 del “Codice della Navigazione – Concessione Beni Demaniali”, richiedere l’ ampliamento delle dimensioni del suolo marittimo occupabile dai lidi, in virtù delle particolari condizioni che stiamo vivendo. Poiché, come dichiarato dal Sindacato dei Balneari, in alcuni casi, viste le maggiori distanze da rispettare, le spiagge private arriveranno a perdere fino al 60% della loro capacità».

«Aumentando il perimetro del suolo a disposizione degli stabilimenti balneari – continua – si consentirebbe agli stessi di offrire un numero di ombrelloni maggiore da mettere a disposizone dei clienti, i quali si troverebbero a non rinunciare alla loro abituale postazione. Non solo, tutto ciò porterebbe nei migliori dei casi, ad un ulteriore incremento del guadagno stagionale per i gestori, o perlomeno un parziale contenimento delle perdite».

«Adeguato, inoltre, sarebbe da parte dell’Amministrazione cittadina, l’ abolizione di quelle che sono le imposte in capo ai comuni, come la Tari – conclude Grimaldi – o una riduzione del costo delle soste a pagamento sulla litoranea, che invoglierebbe un maggior flusso di cittadini, con relativi benifici per i lidi».