«D’accordo, non si tratta del “Muro di Berlino” ma quella dell’inizio dei lavori per l’abbattimento del “Muro nostrano” e il conseguente allargamento della strettoia di Pozzopiano è da considerarsi una data storica per Trani. E lo è per tutta la città e non solo per il quartiere. Quella strozzatura ha resistito per 40 anni ed era diventata il simbolo di una burocrazia invalicabile, cavillosa e farraginosa; di una politica incapace di mettere al primo posto gli interessi di molti (tutta la città e tutta la cittadinanza) e scalzare il tornaconto di pochi». Inizia così una lunga nota a firma del Comitato di Quartiere di Pozzopiano a Trani che ha voluto in qualche modo celebrare l’avvio dei lavori che consentiranno di superare una annosa questione.

«Era diventata un totem della rassegnazione – spiegano dal Comitato di Quartiere – del “tanto le cose non cambieranno mai” e della sfiducia da parte dei cittadini nei confronti dei pubblici amministratori. E poi, finalmente, arriva il maggio 2020. Noi del Comitato di quartiere “Pozzopiano” lo ricorderemo per la “Fase 2” della pandemia e per questa notizia tanto attesa e per cui tanto abbiamo lottato. Ne siamo felici e particolarmente orgogliosi perché questo risultato lo abbiamo inseguito con tenacia e determinazione dal lontano 9 marzo 2014, data di nascita dello stesso comitato. Da quel giorno è iniziata la nostra “battaglia gentile” fatta di infinite riunioni tematiche, perizie tecniche e legali, verifiche, sopralluoghi VVFF, incontri con il Prefetto, con i Dirigenti e figure professionali istituzionali, denunce e appelli in televisione e a mezzo web e carta stampata, sit-in e manifestazioni di protesta. Negli ultimi tre anni abbiamo trovato nell’Amministrazione guidata dal Sindaco Bottaro un interlocutore attento alle nostre istanze e motivato a sbloccare la situazione e gli abbiamo creduto sin dall’inizio, pur ammettendo di aver sottovalutato qualche inevitabile intoppo lungo i sentieri tortuosi della burocrazia».

La nota a firma del Direttivo Comitato Quartiere Pozzopiano con Rosanna Nenna , Fiore Resta , Vincenzo Covelli , Nicoletta Di Savino, Berto Nenna, Carmine Verrigni, Sabina Fortunato, Savino Soldano, Ramundo Raffaele. «Non ci siamo mai persi d’animo neanche di fronte alle accuse (poche, a dire il vero) di chi ci ha accusato di essere troppo creduloni o, peggio, ha messo in dubbio l’apoliticità del comitato. Per restare in tema di muri e pietre, consentiteci di toglierci questo sassolino dalla scarpa: i componenti del comitato hanno scelto le strade del dialogo e della collaborazione costruttiva con questa Amministrazione ma lo avrebbero fatto anche con altre, a prescindere dal colore politico, sempre che avessero dimostrato lo stesso rispetto, la stessa apertura, considerazione e voglia di affrontare e risolvere il problema annoso dell’allargamento della strettoia. A quelle sterili critiche, che pur hanno provocato sofferenza, abbiamo risposto sempre con il silenzio sereno di chi ha adottato una strategia e se ne è assunto tutte le responsabilità, di chi ha dedicato il suo tempo e le sue migliori energie alla causa, di chi ha la coscienza a posto e non ha mai avuto altri fini, se non quello supremo dell’interesse collettivo. Abbiamo seguito tutte le fasi e tutto l’iter procedurale e possiamo tranquillamente affermare che non ci siamo mai sentiti “presi in giro” e di questo diamo atto al Sindaco. É lecito ringraziare per questo? Per noi si e si chiama educazione e onestà intellettuale».

«É vero: risolvere i problemi della città fa parte dei doveri di chi amministra ma è anche vero nessuno aveva mai preso di petto la situazione fino al suo felice epilogo. Siamo sicuri che l’inizio di questo cantiere scatenerà l’istinto di buontemponi, complottisti e leoni da tastiera e che un traguardo storico per la città sarà ridotto a “operazione mediatica” in vista delle imminenti elezioni ma, anche in questo caso, varrà la regola del silenzio sereno, stavolta con l’aggiunta del “pernacchio” alla Edoardo De Filippo. Oltre all’Amministrazione, ringraziamo anche tutte quelle persone che, pur non facendo più parte del comitato, hanno dato il loro contributo in questi sei anni. Ed è doveroso anche il ringraziamento al compianto Mimmo De Laurentis che, col suo fare discreto ma determinato, è sempre stato vicino al comitato. Ci piace immaginarlo felice di veder partire il cantiere nel suo quartiere. Cade un muro nel quartiere “Pozzopiano” ma tutta la cittadinanza dovrebbe esserne orgogliosa e non solo i residenti perché quel pezzo di strada è una porta di ingresso importante della città, un biglietto da visita; perché migliora la viabilità e l’estetica di quella porzione di città. A noi del Comitato non resta che seguire i lavori e fare in modo che il cantiere proceda e si chiuda nei modi e nei tempi stabiliti. E ci spettano più di un mattone di quel muro».

«Li conserveremo nella nostra sede per ricordarci che questo è solo un inizio. Tante sono le criticità del quartiere più popoloso di Trani (17.000 abitanti): dalla fruibilità di Villa Telesio alla mancanza di spazi verdi, dalla mancanza di servizi pubblici e privati (scuole, banche, ufficio postale) alla sicurezza (furti di macchine e in appartamento, mancanza di un presidio delle forze dell’ordine). e di servizi nel quartiere, solo per citarne alcuni. Ora, però, è il momento di festeggiare anche se non ci troverete sul famoso “Carro o carrozzone dei vincitori”. Dopo questo articolo lasciamo spazio ai tanti che già si stanno dando pena per cercare un biglietto o per imbucarsi. Sappiamo come sono andate le cose e sappiamo anche come vanno queste cose».