E’ allarme a Trani per la nascita di un focolaio che si teme possa estendere la portata dei contagi oltre il nucleo familiare in cui si è sviluppato. Un’anziana con gravi patologie dimessa il 17 aprile dall’ospedale Bonomo di Andria è risultata positiva al tampone dopo aver accusato problemi respiratori che ne hanno imposto l’immediato ricovero al nosocomio di Bisceglie. Tre dei suoi familiari – il marito, la figlia ed il genero – hanno contratto a loro volta il virus e sono ora in isolamento domiciliare. Ciò che tiene in ansia l’amministrazione comunale e la Asl Bt che stanno seguendo con attenzione l’evolversi della vicenda, è il contagio del medico sessantenne che aveva in cura l’anziana. Prima che il tampone rivelasse la sua positività, l’uomo ha continuato ad esercitare la sua professione anche attraverso visite a domicilio. I controlli delle autorità sanitarie potrebbero quindi estendersi alle sessanta famiglie che il medico seguiva abitualmente. Con gli ultimi contagi, la città di Trani sale a 29 casi di coronavirus accertati dall’inizio della pandemia, divisi tra 17 positivi in isolamento domiciliare, tre ricoverati in ospedale, 4 guariti e 5 deceduti. Domenica sono previste le celebrazioni del Santissimo Crocifisso di Colonna e il sindaco teme possano verificarsi assembramenti simili a quelli che hanno destato scalpore a Barletta per l’arrivo dell’icona della Madonna dello Sterpeto. Attraverso un videomessaggio, Bottaro invita i cittadini alla permanenza a casa e al rispetto rigoroso delle normative anti contagio

Anche la Asl Bt ha voluto lanciare un messaggio di sensibilizzazione rivolto ai cittadini che continuano ad ignorare la pericolosità del virus violando le regole sul distanziamento sociale. In un video pubblicato anche sui social mostra con quanto rigore vengano rispettati i protocolli sulla sicurezza all’interno dell’ospedale Dimiccoli di Barletta. “Non vanifichiamo con comportamenti irresponsabili, scrivono dalla Asl, i sacrifici compiuti negli ultimi due mesi”.