«A seguito dell’emanazione dell’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, e quindi alla ripresa parziale delle attività imprenditoriali sul territorio nazionale, urge ora più di prima mettere in campo immediatamente strategie e provvedimenti concreti a sostegno del tessuto socio-economico cittadino, anche e soprattutto a livello locale. Il rischio che si corre infatti è il definitivo declino di settori economici strategici per la nostra Città». Interviene così, in una nota, Tommaso Laurora, candidato a Sindaco di Trani con “Trani Governa”.
«Incomprensibilmente il Governo ritiene che si possa contrastare il contagio stando in fila in attesa dell’asporto fuori dai locali, ma non all’interno pur con le cautele previste dalle norme e dai protocolli anticontagio.  Inoltre non riusciamo neanche ad immaginare come possano alcuni settori tirare avanti sottostando agli obblighi di chiusura per un mese ancora.
Per di più, alla riapertura, si chiede ai nostri piccoli imprenditori, che già dovranno districarsi fra la crisi economica ed il probabile crollo della domanda, di sopportare i costi derivanti dalle misure richieste per poter esercitare la propria attività quali la sanificazione di ambienti e prodotti, la riduzione dei posti a sedere per favorire il distanziamento, l’utilizzo di D.P.I. ecc.  Sembra una missione impossibile e molto costosa. Il Governo non ha fatto abbastanza, ma non gli si può attribuire ogni responsabilità, perché ognuno deve fare la propria parte. Allora a  livello locale si ha il dovere di intervenire, e di farlo subito, avendo ritardato l’adozione dei provvedimenti in materia finanziaria che, alla riapertura, avrebbero consentito ai piccoli imprenditori ed ai possessori di partite iva almeno di provare a riprendere in mano dignitosamente il proprio destino.
Noi sappiamo bene che il nostro tessuto economico cittadino è formato per gran parte da piccolissimi, piccoli e medi imprenditori, che molto spesso non hanno capacità finanziarie consistenti e con difficoltà possono accedere a fidi bancari, pensiamo alle piccole attività di somministrazione i cui titolari ricavano poco più di uno stipendio medio mensile. A tutti abbiamo il dovere di rivolgere il nostro sostegno ed il nostro contributo. Non deve restare indietro nessuno.
Abbiamo già da tempo formulato varie proposte di strategia finanziaria all’amministrazione in carica, che purtroppo, ad oggi, sono rimaste inascoltate. Si è già perso troppo tempo, con tavole rotonde, con tavoli conviviali, mentre è il momento dell’azione: un mese passa in fretta ed alla riapertura non è giusto che siano gli operatori a dover anticipare o addirittura sostenere costi aggiuntivi non a loro ascrivibili.
Torniamo a spronare ancora una volta l’amministrazione in carica ad adottare urgentemente i provvedimenti e le agevolazioni già richieste quasi due mesi fa per l’anno 2020, reperendo le risorse dalla fiscalità generale dell’Ente:
– Ricalcolo in diminuzione della Tari per il periodo di chiusura delle attività soggette ad obbligo di serrata;
– Ulteriore riduzione della Tari per tutte le utenze commerciali del 20%;
– Riduzione della Tari per le utenze domestiche (per nuclei familiari con isee inferiore fino a 15.000 euro annui) del 20%.
– Riduzione della Tosap del 50% , del canone annuo
– Possibilità di raddoppio gratuito degli spazi concessi,  per far fronte all’obbligo di distanziamento non gravando sugli imprenditori;
– Contributo a fondo perduto una tantum per il pagamento di canoni di locazione, ovvero rate di mutuo degli immobili ad uso strumentale (ivi compresi i B&B e le strutture ricettive);
– Istituzione nei fine settimana “Parking Free”, con sosta gratuita anche all’interno delle strisce blu dall’orario di apertura dei locali commerciali e fino alla chiusura.
Inoltre chiediamo che il Comune fornisca atto di indirizzo alla partecipata AMIU S.p.a affinché disponga un servizio di sanificazione delle unità immobiliari per gli operatori tranesi a prezzi calmierati e concordati, prevedendo un utile simbolico dell’1%. È questo infatti lo scopo ed il senso di possedere una partecipata: servire la propria comunità nel momento del bisogno, proprio come fece tutta la nostra collettività, quando con i soldi delle tasse adottò la ricapitalizzarono della società anziché farla fallire. Ora è giunta l’ora del bisogno dei cittadini tranesi ed AMIU s.p.a. ha il dovere e l’obbligo morale di rispondere “presente”!
Oltre queste agevolazioni finanziarie, abbiamo individuato risorse all’interno della fiscalità generale del Comune per quasi 4,5 milioni di euro, utilizzabili per l’adozione delle misure su citate.  Occorre coraggio e forte volontà politica. Siamo pronti a dimostrarlo carte alla mano, nella consapevolezza di dare voce ai tantissimi concittadini che sperano con dignità e in silenzio che saranno aiutati. Bisogna fare presto, è giunta l’ora di smetterla di girarsi dall’altra parte, è giunta l’ora di agire».