«Abbiamo già donato più di 5000 mascherine alla comunità carceraria, al Comune di Lequile che ci ospita danni e presto saremo attivi anche su scala nazionale», spiega così Luciana Delle Donne, fondatrice di “Made in carcere”, il nuovo progetto avviato dall’Onlus per far fronte all’emergenza sanitaria del Covid 19.

«Abbiamo deciso di investire il tempo sospeso della quarantena per ripensare a scenari futuri trasformandolo così in tempo attivo. Nelle carceri di Lecce e Trani dove lavorano circa 15 risorse, e a breve anche a Matera e Taranto, si stanno creando dispositivi di protezione da usare, lavare e riutilizzare. Si tratta – spiega Delle Donne – di mascherine dotate di filtro in Tnt che si potrà sfilare e sostituire mentre l’involucro, una volta lavato potrà essere riutilizzato: non c’è più tempo per lo spreco».