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Catturato il detenuto tranese evaso a Foggia: autore di un incidente a Trani

In sella ad una moto si è scontrato con un'auto in via Pozzo Piano

Sono 11 gli evasi ancora in libertà tra i 72 fuggiti, due giorni fa, dal carcere di Foggia. In tre si sono costituiti, presentandosi ieri pomeriggio alla caserma dei Carabinieri di San Giovanni Rotondo: si tratta di tre noti affiliati alla mafia garganica: il 31enne Andrea Quintadamo e il 54enne Francesco Notarangelo, entrambi di Mattinata, e il 32enne Bartolomeo Pio Notarangelo, di Vieste. Altri reclusi invece sono stati arrestati anche ieri: due pregiudicati a Manduria, un rumeno ed un sanseverese. Tra quelli catturati c’è anche il tranese Domenico Patruno, coinvolto nell’omicidio di un giovane albanese, avvenuto nell’agosto 2018 a Corato. Il detenuto, in sella ad una moto (probabilmente rubata), si è scontrato con un’auto in via Pozzo Piano, alla periferia di Trani. Dopo l’impatto ha cercato ugualmente di fuggire, ma è stato raggiunto da agenti della Polizia, che gli hanno messo le manette ai polsi. Un altro soggetto che era con lui è invece ricercato.

Si allunga quindi la lista di detenuti rimessi in cella, tra quelli scappati dal penitenziario del capoluogo dauno, approfittando della rivolta scoppiata nella struttura, per via delle restrizioni ai colloqui con i parenti, imposte per l’emergenza Coronavirus. È in corso un’indagine interna anche per capire come sia stata possibile la fuga dall’ingresso principale del carcere. I reclusi si sono poi riversati in strada dopo aver divelto la recinzione esterna. Diversi i danni alla struttura, con due reparti e la sala d’informatica devastati e numerose vetrate mandate in frantumi. Appiccato anche un incendio, subito domato dai Vigili del Fuoco.

Intanto prosegue senza sosta, anche fuori dai confini della Puglia, la caccia agli evasi: ognuno di questi è stato classificato per area geografica di riferimento e grado di pericolosità, medio o alto.

Nella lista dei più temibili compare anche il 36enne di Orta Nova Cristoforo Aghilar, accusato di aver ucciso, il 28 ottobre 2019, la mamma della sua ex fidanzata, Filomena Bruno.

Ma all’appello mancano, tra gli altri, anche alcuni esponenti della criminalità organizzata foggiana e barese. Le Forze dell’Ordine sono al lavoro per assicurare tutti alla giustizia. I fuggitivi rischiano un pesante aggravamento delle pene che stavano già scontando.  Le Procura di Foggia ha aperto un’inchiesta sulla rivolta scoppiata nel penitenziario. Lo stesso ha fatto anche quella di Trani, dopo gli scontri avvenuti nel carcere maschile. Non è escluso, secondo gli inquirenti, che i diversi episodi abbiano una regia comune, legata alle organizzazioni esterne agli istituti di pena.

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