«Quello che in via Di Vittorio sarebbe dovuto diventare un asilo, sarà un’area sportiva. Bene. L’amministrazione ha deciso di cedere (anche) quel terreno alla parrocchia di San Magno. Ho sempre evidenziato come l’operato della parrocchia San Magno e di Don Dino nel “quartiere stadio” sia meritoria, ma forse ci sarebbero potuti essere altri soggetti interessati a quell’area che avrebbero potuto investire da individuare attraverso una richiesta di manifestazioni d’interesse». Interviene così, in una nota, Raimondo Lima, capogruppo consiliare Fratelli d’Italia Trani.
«Se il beneficiario e investitore non fosse stato Don Dino ma un imprenditore che sarebbe successo? Va bene l’interesse della collettività ma bisogna stare attenti a quelle che sono le modalità con cui si decide di concedere un’area senza un briciolo di manifestazione pubblica di interesse. Per quanto mi riguarda, don Dino può avere tutte le “chiavi” del quartiere stadio. Ma dopo un briciolo di gara ad evidenza pubblica».