Un weekend indimenticabile dedicato alla storia ebraica pugliese, con la straordinaria esposizione delle macchine per scrivere della Seconda Guerra Mondiale. Boom di presenze al Polo Museale di Trani – Fondazione S.E.C.A., che ha ricevuto la graditissima visita delle socie della Fidapa – Sezione di Giovinazzo, delle scuole superiori e di tanti visitatori tranesi e dei paesi vicini. In due giorni, il 26 e il 27 gennaio, centinaia di visitatori, accompagnati dal dott. Graziano A. Urbano (Responsabile del Polo Museale), hanno “passeggiato nella memoria” tra le vie della giudecca di Trani.  Un nuovo percorso guidato, dedicato alla consapevolezza storica, alla sensibilizzazione e alla tutela del patrimonio artistico e culturale del territorio attraverso la riscoperta dei particolari architettonici e delle radici storiche e culturali ebraiche della Città di Trani.

Il “Tour Guida”, partito dalla Sinagoga Museo Sant’Anna, si è concluso presso Palazzo Lodispoto, sede del Museo Diocesano, del Museo della Macchina per scrivere e della Bibliotheca Orientalis. Nella suggestiva corte del palazzo i visitatori hanno potuto ammirare le macchine per scrivere della Seconda Guerra Mondiale, esposte proprio per raccontare l’olocausto: la Olympia Model “Robust” del 1941 – fabbricata in Germania ed utilizzata dalle SS tedesche nella seconda guerra mondiale, la Underwood Universal portatile da campo dell’esercito U.S.A. del 1934 e la Hermes Model 3000 Hebrew Keyboard 1958 – SVIZZERA, che mostra la prima tastiera con caratteri ebraici. A seguire una singolarissima visita alla Bibliotheca Orientalis, dove i visitatori hanno potuto esaminare i dossier della Giudecca Tranese ed i preziosi libri di architettura ebraica costituenti patrimonio bibliografico del prof. Attilio Petruccioli, già Rettore del Politecnico di Bari e Direttore della Bibliotheca Orientalis.

Nella Sala Conferenze multimediale del Polo Museale, in contemporanea, è stato proiettato un video-documentario fotografico riferito alla Seconda Guerra Mondiale. Scatti fotografici in bianco e nero, forti e commoventi,  realizzati da grandi e coraggiosi fotoreporter. Meritano una citazione Margaret Bourke-White, John Florea, Robert Capa, André Kertesz. Durante gli anni drammatici della Seconda Guerra Mondiale, e nell’immediato dopoguerra, non soltanto artisti, scrittori e intellettuali levarono la propria voce per denunciare le conseguenze di un conflitto oggettivamente mostruoso: anche i fotoreporter si rivelarono sensibili e coraggiosi testimoni di questa tragedia. Grande soddisfazione, dunque, per la Fondazione S.E.C.A., impegnata costantemente nella gestione e nella promozione di uno scrigno dal valore inestimabile, documento di storia del territorio tranese.

Un particolare e doveroso ringraziamento deve essere rivolto alla Fidapa – Sez. di Giovinazzo ed alla scuola I.T.E.S. Aldo Moro di Trani. La sinergia virtuosa con tali istituzioni, unitamente alla pluralità delle proposte del Polo Museale, ha consentito la grande partecipazione del pubblico. Le due giornate appena trascorse al Polo Museale di Trani sono state la conferma di un’operazione culturale di grande levatura, sempre più nota sul territorio ed ormai in tutta Italia. La Fondazione S.E.C.A. è una struttura che dedica la propria attività alla promozione culturale, artistica e storica, con impegno e professionalità, affermandosi sul territorio come primario attore culturale, pronto a continuare, con innovazione e dedizione, un viaggio nei meravigliosi percorsi della conoscenza.