Si è svoto giovedì 16 gennaio, presso la sede del Comune di Trani, un incontro per discutere della questione che riguarda l’Archivio di Stato di Trani dopo l’allarme lanciato dalla Fp Cgil Bat che, nelle scorse settimane, aveva denunciato la situazione paradossale che tra un anno potrebbe venire a crearsi all’Archivio. A causa del mancato tourn over e dei pensionamenti potrebbe, infatti, ritrovarsi senza archivisti mettendo a rischio la stessa consultazione. A maggio sarà collocata in quiescenza il restauratore, il mese successivo toccherà alla persona che si occupa materialmente di tenere l’archivio. Poi gli altri, resteranno in sostanza addetti all’accoglienza e prelevatori. Questa situazione è emersa in un’assemblea sindacale che si è svolta a novembre scorso con i lavoratori, a cui ha partecipato anche l’assessore alle Culture di Trani, Felice Di Lernia, ed è stata illustrata nell’incontro del 16 gennaio all’amministrazione rappresentata dal sindaco Amedeo Bottaro e dallo stesso assessore Di Lernia ed ai rappresentanti delle numerose associazioni convocate a Palazzo di Città, insieme a sindacato. Per la Fp Cgil Bat erano presenti la segretaria generale, Liana Abbascià, e il rappresentante dei lavoratori dell’Archivio, Romeo Tuosto, insieme al coordinatore della Camera del lavoro di Trani, Vito De Mario.

«Abbiamo illustrato la situazione della carenza di organico e la criticità in particolare che si verrà a creare quando ci saranno ulteriori pensionamenti all’Archivio con la possibile perdita del materiale all’interno della storica sede e della fruibilità da parte del pubblico. Abbiamo sottolineato l’importanza di un’azione congiunta per quanto riguarda l’intervento presso la Regione affinchè la stessa si faccia portavoce al Ministero di questo paradosso. C’è bisogno che non solo il patrimonio contenuto nell’Archivio resti consultabile ma che sia anche implementata la fruizione grazie all’arrivo di altro personale. Apprezziamo l’impegno dell’amministrazione di portare all’attenzione della conferenza dei sindaci della Bat il problema e l’impegno del Sindaco Bottaro presso la Regione», spiegano Tuosto e Abbascià.

«Nella riunione si sono poste le basi per un’iniziativa congiunta insieme all’amministrazione e al mondo dell’associazionismo per sensibilizzare l’opinione pubblica su ciò che potrebbe accadere laddove l’Archivio di Stato venga ridimensionato o addirittura chiuso e trasferito. Al tavolo si è deciso, grazie all’utile confronto e apporto di tutti i presenti, di produrre un documento che sarà condiviso da amministrazione, sindacato e associazioni e che alla fine sarà inviato direttamente alla Regione e al Ministero per salvare l’Archivio di Stato di Trani. Non solo, nella riunione abbiamo sottolineato anche le difficoltà in termini di carenza di personale che si vivono in altri siti come, per esempio, Canne della Battaglia e Castello Svevo, in quest’ultimo sono presenti solo 6 unità che non riescono a garantire la fruibilità totale del sito, si pensi a quanto accaduto ad agosto scorso quando l’orario per le visite ha dovuto subire una riduzione. Rendere parziale la fruizione di un bene pubblico è una grave sconfitta per tutti», concludono dalla Fp Cgil Bat.