«Ho presentato una proposta di legge che modifica la legge regionale n.14 del 30 luglio 2009 “Misure straordinarie e urgenti a sostegno dell’attività edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale”, in accordo con gli emendamenti presentati in occasione della legge di bilancio 2020». Interviene così, in una nota, il consigliere regionale, Domenico Santorsola.

«L’obiettivo è quello di evitare che, a seguito delle ristrutturazioni e degli ampliamenti consentiti dal cosiddetto “piano casa”, si proceda anche a variazioni della destinazione d’uso prevista dai rispettivi piani urbanistici. Contrario a questa possibilità, del resto, si è dichiarato più volte anche il T.A.R. Puglia in difesa della validità giuridica e, a mio parere, politica, dei piani urbanistici comunali.

Ho ritenuto, pertanto, necessario modificare alcuni articoli della legge regionale allo scopo di eliminare incertezze e difficoltà applicative da parte dei Comuni edimproprie interpretazioni da parte dei privati, errori tutti che potrebbero dare corpo a lunghi ed inutili contenziosi.

In particolare, garantendo uno sviluppo sostenibile ed evitando superflue e dannose cementificazioni, le mie modifiche prevedono che, a seguito di interventi di ampliamento, nonché demolizioni e ricostruzioni con incremento volumetrico, le destinazioni d’uso ammissibili degli immobili siano quelle corrispondenti ai medesimi usi preesistenti legittimi o legittimati dalla destinazione urbanistica vigente.

Non ho, comunque, l’intenzione di ritirare gli emendamenti presentati in occasione della legge di bilancio e rinviati ad un provvedimento “omnibus” in accordo con la Giunta e con la Presidenza del Consiglio ma, nel dubbio che tale occasione “scivoli” nel tempo, metto le basi per una discussione istituzionale, sicuro che il Consiglio Regionale si dimostrerà, come sempre, sensibile e attento alle mie perplessità».