«L’idea di proporre la candidatura di Trani quale capitale italiana della cultura merita la completa condivisione di tutta la città, del territorio provinciale e regionale, ma anche delle regioni limitrofe, perché si tratta di un’occasione di rilancio socio-economico di rilevante portata. A questa prima considerazione fa da contraltare l’attuale situazione della città. Una così importante candidatura va inserita, infatti, in un contesto cittadino già pronto ad accogliere un evento di rilevanza nazionale. La nostra città oggi è fortemente carente di servizi, strutture, ed infrastrutture». Interviene così, in una nota, il candidato Sindaco di Prospettiva Trani, Attilio Carbonara.

«Nulla è stato fatto negli anni per il rilancio dell’economia e del lavoro. Al contrario, le piccole e medie attività commerciali, ormai fortemente depresse, non sono state supportate da idonee iniziative a lungo termine ma abbandonate al proprio, triste destino. Non si è mai lavorato per attivare un piano di sviluppo del turismo, avvalendosi delle tante ed eccellenti professionalità presenti sul territorio, né per creare un coordinamento permanente tra tutti gli operatori del settore turistico, ricettivo, culturale ed enogastronomico. Non è stato mai redatto un piano del traffico che possa consentire un fluido deflusso delle auto e, soprattutto, incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto. Pochissimo è stato fatto per migliorare l’arredo urbano, principale biglietto da visita per i turisti. Non è stato mai attivato né pianificato il coordinamento tra Trani ed i tanti comuni pugliesi dotati di rilevante patrimonio artistico e culturale, che potrebbero rappresentare un valido supporto alla candidatura della nostra città. A tal proposito, andrebbero incrementati i collegamenti con le città limitrofe, con l’aeroporto di Bari e con la zona nord e sud della Puglia. Ritengo che, in assenza di tutto quanto sopra enunciato, la candidatura della nostra città non sia stata adeguatamente preparata e, dunque, rischia di rivelarsi un mero spot elettorale. Ma ormai, “alea iacta est”; dunque, poiché l’elemento che contraddistingue il percorso politico del Movimento Prospettiva Trani non è l’odio nei confronti degli avversari politici ma il bene e la crescita della Città, offriamo la nostra disponibilità a redigere un serio piano programmatico che dia forma e sostanza al progetto “Trani Capitale Italia a della Cultura 2021”, pur mantenendo ferma la nostra posizione politica distante, insanabile ed inconciliabile con quella dell’attuale amministrazione comunale».