Dallo striscione alla polemica sul giornalismo. Il fatto, nel caso specifico, parte domenica scorsa dallo striscione esposto dai tifosi del Molfetta, in occasione del derby, valido per tredicesima giornata di Eccellenza tra la squadra biancorossa, seconda in classifica, e la Vigor Trani, altra bellissima realtà di questo campionato, in piena lotta per un piazzamento playoff.

L’epiteto mostrato dai sostenitori molfettesi è stato riportato dal giornalista Vito Prigigallo, il giorno successivo, ieri, in un suo articolo pubblicato dalla Gazzetta del Mezzogiorno. Non hanno gradito i tranesi, che hanno replicato con uno striscione. Non ha gradito anche il primo cittadino Amedeo Bottaro, commendando la vicenda con un post su Facebook: “Un’uscita di pessimo gusto. Trani e la sua gente meritano rispetto”. Tutto esagerato? Dall’inizio alla fine? Forse. Non ci sentiamo di escluderlo. A chiudere la vicenda, intervenendo proprio sul post del sindaco Bottaro, è stato lo stesso Prigigallo, collega che da circa vent’anni racconta le vicende del calcio dilettantistico pugliese. Ha chiesto scusa ai tranesi e non era sua intenzione essere offensivo nei loro confronti.

“Ho provato a raccontare il pallone – sottolinea il cronista – con metafore e attraverso le voci che popolano il calcio nostrano”. Nulla contro i tifosi biancazzurri e la città di Trani, ha voluto sottolineare Prigigallo, che avrebbe messo in risalto lo striscione anche se avesse assistito ad un derby tra altre squadre e in altre regioni. È stata pura goliardia per il giornalista, l’hanno definita un’uscita evitabile ed inopportuna i tifosi del Trani.