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La rivoluzione gentile di Malala Yousafzai: il Liceo “Vecchi” dice No alla violenza sulle donne

Performance tenuta ieri sera presso la Sala Ronchi della Biblioteca Comunale

Il Liceo Scientifico “Valdemaro Vecchi” diretto dalla prof.ssa Angela Tannoia, da sempre impegnato in iniziative e progetti volti alla sensibilizzazione delle giovani generazioni su tematiche sociali, ha inteso offrire il proprio contributo anche per la Giornata Internazionale contro la violenza verso le donne, presentando ai cittadini tranesi un Reading intitolato “Parole di libertà: la rivoluzione gentile di Malala Yousafzai”.

La performance ha avuto luogo nella serata di ieri, domenica 24 novembre, presso la Sala Ronchi della Biblioteca Comunale “G. Bovio”, nell’ambito della più ampia manifestazione “No alla violenza sulle donne”, organizzata dalla sezione di Trani della FIDAPA, presieduta da Maria Mazzilli.

Il Reading, che ha visto protagonisti gli alunni della classe I A del liceo ‘Vecchi’ coadiuvati da alcuni studenti delle classi seconde e terze, è stato preceduto dalla proiezione di un video, realizzato dagli studenti nel corso del corrente anno scolastico nell’ambito del progetto ‘Libriamoci a scuola’. Guidati dalle docenti di Italiano e Geostoria, dopo aver letto e discusso la biografia di Malala, giovane che ha lottato contro la violenza del regime talebano, gli studenti hanno realizzato un cortometraggio ispirato al libro di Christina Lamb, con l’intento di raccontare la rivoluzione della Yousafzai, da loro stessa definita gentile in quanto combattuta attraverso la Cultura. «Le armi di Malala – ha evidenziato uno degli studenti del ‘Vecchi’ – sono state, e sono tuttora, i libri e le penne, mediante i quali lei ha ribadito la sacralità del diritto allo studio». Riflessioni altamente significative, soprattutto alla luce del recente fatto di cronaca che ha visto il Liceo Scientifico brutalmente violato da atti vandalici ad opera di ignoti.

Sono stati quindi interpretati brani significativi tratti dalla autobiografia di Malala, oggi simbolo universale delle donne che lottano per la difesa della cultura, dell’uguaglianza e dell’emancipazione di genere. Fiammetta Perrone, vicepresidente nazionale della FIDAPA, ha rivolto parole di elogio agli studenti per aver fatto propri i temi sottesi all’evento, evidenziando una già matura consapevolezza del tema affrontato. «Il cambiamento – ha rilevato la Perrone – passa attraverso la cultura, e voi siete oggi delle piccole Malala».

Infine, una studentessa ha voluto, sua sponte, rivolgere un pensiero alla giovane attivista somala Almaas Elman, barbaramente uccisa tre giorni fa a Mogadiscio. Lei, artefice di una ‘rivoluzione gentile’, incinta, a differenza di Malala, non ce l’ha fatta.

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