Poco meno di un anno fa, esattamente il 22 novembre del 2018, l’operazione di sgombero in grande stile di un appartamento di edilizia popolare con forze dell’ordine, vigili del fuoco e sanitari. Obiettivo era quello di ripristinare la legalità dopo che quell’appartamento di via Olanda era stato sottratto ad un uomo anziano, avente diritto di quella abitazione dell’Arca Puglia, che viveva solo ma che a giugno dello stesso anno 2018, mentre era ricoverato in ospedale, si vide espropriare da una famiglia la sua casa. Ma in un anno, in realtà, non si è riusciti ad assegnare nuovamente l’abitazione, a cui l’anziano aveva successivamente rinunciato, e nell’illegalità ma anche nella disperazione, una famiglia con bambino e donna in stato avanzato di gravidanza, ha violato la lamiera messa a protezione dell’appartamento, impossessandosene.

Fiamma ossidrica un anno fa, fiamma ossidrica l’altra mattina in un lungo anno in cui però non si è riusciti ad assegnare l’appartamento nella completa legalità. Storia diametralmente opposta invece ad Andria dove il finale di storia è stato scritto con rapidità e soprattutto nella legalità: vi avevamo raccontato di un appartamento di edilizia popolare murato negli scorsi giorni a causa del tentativo di appropriarsene dopo il decesso dell’assegnatario. In pochi giorni c’è stata la nuova assegnazione con una famiglia, in pieno diritto, che ora potrà prender possesso di quell’abitazione.