Un velo di silenzio è calato in apertura di udienza, stamane, all’interno dell’aula bunker del carcere di Trani per il processo sulla tragedia ferroviaria del 12 luglio del 2016. Proiettato un video in cui è stato ricostruito con dovizia di particolari quanto accaduto in quella mattinata di oltre tre anni fa prima che in aula vi fossero i primi testimoni voluti dai pubblici ministeri. Tutti appartenenti alle forze dell’ordine intervenuti in quella tragica giornata o al lavoro nelle indagini per ricostruire quanto accaduto.

Il Sostituto Commissario Giovanni Meoli, del Compartimento della PolFer di Bari, ha ricostruito l’attività investigativa svolta e nei dettagli quanto appurato tecnicamente in quella giornata. A seguire, poi testimonianze acquisite per gli assistenti capo Francesco Stallone e Giacomo Dalena della Polizia Ferroviaria di Bari oltre che per l’assistente capo Angela Diaferia e gli agenti scelti Giuseppe Fiorella e Savino Roberto del Commissariato di P.S. di Andria. Ascoltato in aula anche l’Ispettore Francesco Tiani del Compartimento della PolFer di Bari, mentre rinviato l’ascolto dell’Ispettore Lucio Palella, sempre della PolFer di Bari con il deposito e la successiva trascrizione di alcune intercettazioni. Si cerca di velocizzare le operazioni processuali con l’acquisizione di alcune testimonianze mentre in aula si tornerà il 9 ottobre, mercoledì prossimo, per ascoltare altri 13 testi tra cui il Sostituto Commissario Vitantonio Carnevale del Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica non ascoltato oggi.

Nell’udienza del 18 settembre, al rientro dalla pausa estiva, l’ex capostazione di Andria, l’imputato Vito Piccarreta, rilasciò dichiarazioni spontanee in cui ha ripercorso i suoi 34 anni di carriera. L’accusa, tuttavia, non ha ritenuto congruo il patteggiamento chiesto dal suo legale a quattro anni e mezzo di reclusione.