Alle prime luci dell’alba della giornata di oggi, è scattato il blitz dei militari della Capitaneria
di Porto di Barletta e dell’Ufficio Locale Marittimo di Trani, volto a contrastare ogni forma
di illecito connesso alla filiera della pesca.

L’operazione ha permesso di riscontrare violazioni in materia di detenzione ed uso di attrezzi da pesca non consentiti contestate ad un motopesca in rientro dalle attività di pesca e di cattura del dattero di mare nei confronti di un pescatore sportivo. In totale sono state elevate due sanzioni per un importo complessivo pari a 6 mila euro e sequestrati 145 kg di prodotto ittico compreso novellame di triglia (agostinelle) e due reti a strascico complete di divergenti.

Nel corso delle predette attività è stato, altresì, sorpreso un pescatore sportivo intento alla distruzione del fondale marino per raccogliere datteri (Lithophaga lithophaga). I militari
hanno proceduto al sequestro del prodotto illegalmente pescato (13 kg) e delle attrezzature
utilizzate. Il pescatore è stato, pertanto, deferito all’Autorità Giudiziaria. Il prodotto ittico, dopo il parere favorevole del medico veterinario è stato devoluto agli enti caritatevoli della zona. I datteri di mare, per i quali è vietata la cattura, la detenzione e il consumo, su disposizione del magistrato di turno, sono stati reimmessi nel ciclo biologico.

L’attività posta in essere assume particolare rilevanza atteso il periodo di fermo biologico
che vige in questo periodo dell’anno ove è vietata la pesca con i sistemi a strascico, al fine
di consentire il ripopolamento delle specie ittiche. Eseguiti sequestri ed elevate sanzioni amministrative in materia di pesca nel porto di Trani.