Giovedì, 25 luglio, ore 20.30, continuano gli incontri culturali promossi dal Presidente della L.N.I., Sezione di Trani, Dott.Giuseppe D’Innella in occasione della stagione estiva, che riprendono un’antica tradizione delle nostre genti, che al sopraggiungere della sera, portavano quattro sedie in terrazzo per raccontare le proprie storie, sospesi tra cielo e mare, confortati dalla fresca brezza del Monte.

Dopo i precedenti incontri sulla letteratura e la storia, questa volta Vittorio Tolomeo parlerà di Nicola il Pellegrino. Una storia affascinante, di grande attualità, realizzata attraverso lo studio delle ns. antiche incredibili vestige. Sarà come ripercorrere la storia di quello straordinario XI secolo che seppe dare al Mondo gli Ordinamenta Maris, una lex mercatoria frutto della saggezza di un popolo di mercanti, ma anche i prodomi di un drammatico scisma tra la chiesa Latina e quella di Costantinopoli, lo scontro tra Oriente ed Occidente, con sullo sfondo Palmieri, Romei e Giacobei e dei loro simboli, e del pellegrinaggio pro voto, devotionis causa, ed ex poenitentia.

La storia di Nicola il Pellegrino, non si ferma a Trani, essa si affaccia con prepotenza sugli scenari internazionali europei, con il Concilio di Piacenza,  un sinodo misto di ecclesiastici e laici della Chiesa cattolica che ebbe luogo dal primo al cinque marzo, 1095, a Piacenza, sotto Papa Urbano II, ove  presenziarono duecento vescovi, 4.000 ecclesiastici e 30.000 laici, compresi gli  ambasciatori dell’imperatore bizantino Alessio I Comneno, Basilio, metropolita di Trani, e Romano, arcivescovo di Rossano, che descrissero con toni tragici e drammatici la situazione della Terrasanta, di Gerusalemme in particolare, e il pericolo che incombeva sull’Impero d’Oriente, promuovendo, in uno, la prima crociata e la santità di Nicola il Pellegrino, cui seguì il Concilio di Clermont, nel novembre 1095, ed infine il Sinodo di Roma del 1098.

Tutta questa storia la scopriremo come se leggessimo un romanzo giallo, quello che in ambito anglosassone è definito Whodunit, giallo deduttivo, ma anche attraverso quello che Albert Einstein definiva un paradosso temporale, ovvero  la possibilità di viaggiare avanti ed indietro attraverso il tempo in violazione al principio di causalità, magari dando anche una piccola sbirciatina alle carte di Dio.