Dal mese di febbraio ad oggi, il quarto settore di Polizia amministrativa – Annonaria, ha posto in essere numerosi controlli di Polizia amministrativa, sia presso sale giochi, che nei locali che detengono apparecchiature per il gioco d’azzardo lecito, presenti sul territorio comunale, anche a seguito di richieste formulate dalla Questura di Bari, relativamente alle istanze per rilascio di licenza di P.S. per l’installazione di apparecchi con sistema di gioco VLT, al fine di accertare preliminarmente, il rispetto delle previsioni limitative all’apertura di esercizi per il gioco pubblico, contenute nella Legge Regionale Puglia nr. 43 del 13.12. 2013 “Contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico (GAP)”, ed in via subordinata, oltre ad i controlli relativi  al possesso dei prescritti titoli autorizzatori, all’esposizione sugli apparecchi del prescritto nulla osta  dei Monopoli di Stato, all’esposizione della tabella giochi proibiti, alla verifica del collegamento alla rete telematica degli apparecchi ex art. 110 c. 6, anche all’esistenza presso ogni locale adibito al gioco,  di uno spazio dedicato all’informazione e, in particolare,  che sugli apparecchi e congegni per il gioco risulti esposta e ben visibile la nota informativa nella quale siano ben indicati i rischi connessi al gioco, nonché qualsivoglia attività volta ad assicurare il necessario supporto per contrastare gravi rischi per i soggetti coinvolti e i rispettivi nuclei familiari, quali ad esempio il supporto psicologico, il supporto economico, la mediazione familiare, la consulenza legale per contrastare il rischio di usura e gestire eventuali gravi esposizioni nel bilancio familiare.

La maggior parte dei controlli è stata effettuata durante l’orario scolastico, al fine di verificare che all’interno delle sale gioco così come delle attività con all’interno “slot machine” non vi sia presenza di minori di anni 16.

Durante detti sopralluoghi si è provveduto a informare i titolari operanti nel comparto dei giochi e delle scommesse circa l’obbligo di frequenza di specifici corsi di formazione, sui rischi del gioco patologico e sulla rete di sostegno, al fine di poter supportare in modo adeguato i clienti che presentino sintomatologie da gioco patologico. Tanto al fine di non incorrere nella prevista sanzione amministrativa pecuniaria da 6 mila a 10 mila euro.

A seguito di questa attività di sensibilizzazione, il CAT Imprese Nord Barese, ha richiesto all’Amministrazione comunale, l’autorizzazione all’avvio della predetta attività formativa obbligatoriamente prevista dalla Legge Regionale.