Oltre 4 ore di interrogatorio ieri per l’imprenditore di Corato, Flavio D’Introno, ascoltato davanti al gip di Lecce, Giovanni Gallo, nel corso dell’incidente probatorio. L’imprenditore, rispondendo alle domande della pm Roberta Licci ha chiarito alcuni particolari delle accuse fatte nel corso degli interrogatori a cui è stato sottoposto a febbraio. D’Introno ha confermato le dazioni di denaro agli ex magistrati di Trani Michele Nardi e Antonio Savasta. Confermate anche le tangenti pagate all’ex pm Luigi Scime, per indirizzare a suo favore alcune indagini. Sia Nardi che Savasta e Scime erano presenti in aula. Nardi è tuttora detenuto nel carcere di Matera, Savasta agli arresti domiciliari a Barletta, Scime è indagato a piede libero.

L’incidente probatorio di D’Introno proseguirà giovedì 16 maggio. Poi sarà la volta del sovrintendente di polizia Vincenzo Di Chiaro e, il 28 maggio, di Antonio Savasta. L’incidente probatorio serve a cristallizzare le dichiarazioni rese in undici diversi interrogatori, fino al marzo scorso, da Savasta, Di Chiaro, e dall’imprenditore D’Introno che con le sue dichiarazioni ha svelato quello che è stato definito il «sistema Trani».