Sabato la Fondazione S.E.C.A. aggiunge un importante tassello alla proposta culturale per tutto il territorio. Alle ore 11 nel Polo Museale di Trani aprirà al pubblico la “Bibliotheca Orientalis Attilio Petruccioli”, unica in Europa per la sua portata ed importanza.

La Bibliotheca Orientalis consta di circa 12.000 volumi ed è specializzata in architettura e urbanistica in Asia e Africa. Contiene diversi pezzi rari, ma la sua eccezionalità consiste nella specializzazione e concentrazione di testi sull’architettura dei paesi islamici e orientali. Unica realtà in Europa, compete solo con la Roche Library del Massachussetts Institute of Technology, Cambridge, Ma, Usa. La Biblioteca, specializzata negli studi di architettura, città e paesaggio nei paesi islamici, promuove così un aperto e rispettoso scambio di conoscenze tra individui e gruppi appartenenti a culture e religioni differenti.

L’inaugurazione, che avverrà sabato alle ore 11 presso il Polo Museale, segnerà una tappa importante per la cultura di tutto il territorio. Infatti, da un lato la Bibliotheca Orientalis diventa un punto di riferimento per studiosi italiani e stranieri, dall’altro promuove, attraverso l’Islamic Environmental Design Research Centre e le numerose pubblicazioni, una ricerca scientifica di alto profilo. Così, nel Polo di Museale di Trani insieme al Museo della Scrittura coabiteranno tre istituzioni scientifiche quali il museo Diocesano, il museo ebraico situato nella sinagoga-chiesa di Sant’Anna e la Bibliotheca Orientalis Attilio Petruccioli.
Ed è significativo che la sede di questa imponente Bibliotheca sia proprio la città di Trani. Infatti, nel corso della storia la costa della Puglia, su cui si apre il porto di Trani, ha rappresentato una cerniera Oriente-Occidente, un confine non baluardo ma approdo, che a dispetto delle continue frizioni tra potenze politiche e militari ha sempre concesso un intenso parallelo intreccio culturale, trasportato dalle navi commerciali. Scambi che in una perenne condizione di incertezza tra mondo greco e latino, arabo musulmano e cristiano, hanno favorito la contaminazione di culture opposte e una sintesi che è un arricchimento.

Ricordiamo, infine, che il Museo Diocesano di Trani con il prezioso tesoro capitolare e i reperti lapidei come i frammenti provenienti dalla Basilica paleocristiana (VI sec. d.C.) e la ricca collezione archeologica Lillo-Rapisardi (VI sec a.C.- II sec. d.C.) è la custodia storica della città di Trani dalla sua fondazione ad oggi. Della ricca esposizione del Museo ebraico fa anche parte l’epigrafe di fondazione, importante documento lapideo che riporta la data di erezione del sacro tempio durante il 5007 dalla creazione del mondo secondo il calendario ebraico. Mentre, la sinagoga di Sant’Anna rappresenta una viva testimonianza della vita di una comunità che ha lasciato un segno indelebile nella città.