Il gip del Tribunale di Lecce Giovanni Gallo ha revocato la misura interdittiva di un anno disposta il 14 gennaio scorso nei confronti dell’avvocato tranese Ruggiero Sfrecola, coinvolto nell’indagine della Procura di Lecce su presunte mazzette in cambio di procedimenti penali favorevoli che ha portato all’arresto dei magistrati pugliesi Antonio Savasta e Michele Nardi e del poliziotto Vincenzo Di Chiaro, tutti in carcere.

Per Savasta è attesa la decisione sulla richiesta di domiciliari. Il giudice ha accolto l’istanza dei difensori di Sfrecola, gli avvocati Sambati, Chiariello e Cioce. «La motivazione del provvedimento di revoca – spiegano i legali – si incentra su una rivisitazione dell’originario quadro indiziario alla luce dei chiarimenti offerti dal legale in sede di interrogatorio, e da ulteriori allegazioni difensive».

Sfrecola è accusato di corruzione per aver fatto da intermediario tra Savasta, ex pm a Trani, e l’imprenditore Luigi D’Agostino, il quale avrebbe pagato tangenti per ottenere provvedimenti giudiziari favorevoli e far insabbiare indagini che lo riguardano. «In altri termini – aggiungono i difensori – si affievolisce, nell’ambito della ricostruzione degli accadimenti, la rilevanza operativa e causale dell’intervento del legale, nell’ambito della vicenda processuale oggetto di contestazione».