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Sequestro per un valore di oltre 670mila euro nei confronti di un dipendente del Comune di Trani

Nell'ambito dell'indagine su "Sistema Trani", azione nei confronti di De Feudis

Si torna a parlare di “Sistema Trani” e delle sue implicazioni sul territorio. In particolare, a seguito di indagini contabili e patrimoniali, disposte dalla Procura Regionale della Corte dei Conti, i Finanzieri unitamente ad Ufficiali Giudiziari dell’UNEP di Trani, hanno sequestrato un patrimonio mobiliare ed immobiliare nella disponibilità di Sergio De Feudis, dipendente del Comune di Trani pari ad un totale di 670mila euro. L’attività investigativa rientra proprio nella più ampia indagine, denominata “Sistema Trani”, che ha già visto coinvolti numerosi amministratori pubblici ed imprenditori della città, tra cui lo stesso De Feudis, funzionario dell’ufficio di Ragioneria del Comune, tratto in arresto a giugno del 2016.

In particolare, la vicenda, emersa nel corso del procedimento penale nell’ambito del quale il dipendente del Comune di Trani è imputato, unitamente ad altri dirigenti comunali, per i reati di peculato, concussione, falso, truffa, è quella relativa alle gravi alterazioni informatiche riguardanti i dati contabili del bilancio comunale. Gravi alterazioni effettuate, secondo l’accusa, proprio da De Feudis al fine di favorire due cooperative locali e permettere loro di incassare somme maggiori del dovuto per prestazioni di servizi in favore del Comune di Trani. Manomessi gli impegni di spesa ed i relativi capitoli di bilancio a fronte dei quali altri dirigenti avevano emesso i provvedimenti di liquidazione e pagamento. Tali illegittimi pagamenti hanno determinato un danno per il Comune ed un illecito vantaggio economico per le due cooperative pari ad oltre 670.000 euro, parte dei quali, secondo gli inquirenti penali, sono “tornati” nella disponibilità dello stesso De Feudis.

Gli esiti delle ulteriori investigazioni ed accertamenti patrimoniali hanno permesso alla Magistratura Contabile di richiedere alla Sezione Giurisdizionale della stessa Corte il sequestro conservativo “Ante causam” di beni mobili ed immobili di proprietà del De Feudis. La corte ha disposto, quindi, il sequestro di tre immobili situati a Trani, due autovetture, due conti bancari e di crediti del De Feudis nei confronti del Comune di Trani e dell’INPS. L’atto di sequestro è finalizzato a conservare la garanzia patrimoniale a favore del Comune, per il risarcimento del danno erariale causato dal dipendente pubblico. Contestualmente al sequestro, è stato notificato un “Invito a dedurre” emesso dalla Procura Regionale della Corte dei Conti nei confronti del De Feudis e ad altri otto dipendenti, dirigenti e funzionari, del Comune di Trani ritenuti presunti corresponsabili del danno erariale accertato.

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