Ha deciso di non rispondere ai giudici il magistrato Antonio Savasta, l’ ex pubblico ministero della Procura di Trani arrestato lunedì scorso con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari.

Savasta è stato il primo a comparire davanti al Gip di Lecce Giovanni Gallo, insieme ai suoi difensori, per l’interrogatorio di garanzia. La decisione di non rispondere alle domande del Gip, hanno spiegato i legali Guido Calvi e Massimo Manfreda all’ANSA, deriva dalla necessità di guardare con attenzione tutte le carte dell’inchiesta.

Hanno risposto alle domande del gip ma hanno entrambi respinto tutte le accuse il magistrato Michele Nardi e l’ispettore di polizia Vincenzo Di Chiaro, accusati dalla Procura di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari. Nardi, ora pm a Roma che all’epoca dei fatti contestati era gip a Trani, ha risposto per circa tre ore alle domande del gip di Lecce, respingendo tutte le contestazion e dicendosi completamente innocente, spiegando che il suo principale accusatore, l’imprenditore coratino Flavio D’Introno, ha agito per dissidi di natura personale.

Nardi ha anche spiegato che i suoi rapporti con Antonio Savasta, ex pm di Trani accusato anche lui di associazione a delinquere, i rapporti erano deteriorati. In mattinata, nel corso dell’interrogatorio che l’aveva visto protagonista, Savasta si era avvalso della facoltà di non rispondere