«Amet assume, ma forse lo sa solo chi lo deve sapere». E’ l’accusa mossa da Antonio Procacci, portavoce del movimento Trani#ACapo nei confronti dei vertici dell’azienda elettrica tranese. «Trani è una città dove le scarse opportunità di lavoro pubbliche sono riservate solo a pochi fortunati. Alcuni mesi fa, ad esempio, Amiu ha assunto 5 autisti: qualcuno ha mai saputo di una selezione? Come stati assunti? E’ stato fatto un avviso pubblico? Che pubblicità ha avuto? Abbiamo denunciato questa cosa nei mesi scorsi, ma nessuno ha avuto il coraggio di rispondere. Ora ci risiamo con Amet. Negli ultimi mesi l’azienda di piazza Plebiscito ha “assunto” due collaboratori occasionali per fare data entry. Hanno guadagnato, a quanto ci risulta, 300 euro ciascuno. Certamente poca roba, ma quanti giovani tranesi avrebbero volentieri fatto questo lavoretto. E invece ci risulta anche che i due collaboratori occasionali non siano neanche di Trani. In verità ci risulta anche un’altra circostanza che noi riteniamo molto grave e che renderemo nota non appena riceveremo risposta ad un accesso agli atti che stiamo depositando».

Ma non è tutto. «Nelle scorse settimane – aggiunge Antonio Procacci – avevamo appreso che Amet stava per assumere altre figure, come sempre attraverso agenzie di lavoro interinale. Ho chiesto quindi personalmente ai vertici dell’azienda di dare ampia pubblicità a questa selezione, per dare la possibilità a quanta più gente di partecipare. Mi era stato assicurato che sarebbe stato fatto, ma siccome fidarsi è bene, ma quando si ha a che fare con la politica non fidarsi è meglio, ho continuato a monitorare il sito internet della società a cui in genere affidano le selezioni di personale. E così stamattina ho scoperto che il 7 settembre sono stati pubblicati tre avvisi, per la ricerca di un addetto amministrativo, di un letturista e data entry e di un impiegato commerciale a Trani. L’agenzia non parla di Amet, ma di “propria azienda cliente”, ma sono pronto a scommettere che siano tre avvisi di Amet, che peraltro scadono il 6 ottobre. Se l’azienda fosse stata corretta e trasparente – prosegue Procacci – avrebbe dovuto annunciare, quantomeno con un comunicato stampa, l’avvio della selezione già alcuni giorni prima della pubblicazione dell’annuncio. Il fatto che oggi, 11 settembre, non sia ancora stata annunciata la selezione mi porta a credere che non sia propriamente una dimenticanza. Come non credo sia una dimenticanza il fatto che non sia stata data pubblicità adeguata alla selezione, scaduta il 28 agosto scorso, di un operaio assistente diportista, o a quella di un autista di scuolabus, scaduta a novembre del 2017. Bottaro chiaramente dirà che non ne sapeva nulla, lui non sa mai nulla».

A prescindere dalle considerazioni politiche, Procacci invita a questo punto i disoccupati tranesi a prendere visione degli annunci sul sito di Generazione Vincente (https://lavoro.generazionevincente.it, inserire semplicemente “Trani” nella casella “Dove”) e, in caso di possesso dei requisiti richiesti, a presentare la propria candidatura. «E speriamo – aggiunge Procacci – che sia l’ultima volta che vengono fatte selezioni senza darne ampia pubblicità».

Su Amet, assicura il portavoce di Trani#ACapo, «torneremo molto presto, perché tra nebulose transazioni, crediti che continuano a non essere riscossi, scelte scellerate come quelle di abbandonare servizi produttivi come la gestione dei parcheggi e un’organizzazione aziendale sempre più precaria, da scrivere su questa azienda c’è davvero tanto».