Qualche giorno di relax in Puglia e una scrivania per ultimare il suo ultimo lavoro, un libro sul marketing politico. Il profumo del mare, il vento fresco e la pace, dopo una settimana rovente. Dall’altra parte della porta quattrocentosettanta macchine per scrivere.

Francesco Giorgino, volto Rai del tg, presente quotidianamente nelle case di tutti gli italiani, docente universitario di Comunicazione e Marketing alla Luiss di Roma ed editorialista della Gazzetta del Mezzogiorno, ha scelto casa Fondazione S.E.C.A. per ultimare il suo ultimo lavoro. Una scelta naturale quella del “santuario della scrittura”, che, con la presenza del giornalista, completa la linea del tempo collegando il passato ed il presente. Il passato fissato come in uno scatto fotografico, tra i tasti di una Olivetti o di una Remington, che sicuramente hanno impresso su veline, al tempo, notizie, cronache o testi di svariata natura. Il presente, giovane e smart, collegato con il mondo racchiuso in un personal computer, che vive un tempo continuato, il tempo dell’elaborazione ed attende la pubblicazione.

Così, in un martedì mattina di fine agosto, ventilato e silenzioso, quasi dal sapore settembrino, comincia questa breve parentesi editoriale di Francesco Giorgino al museo. Un onore e una grande gioia per la Fondazione che, felicemente reduce dall’appena conclusosi cartellone di eventi estivi, vive quotidianamente la vita del museo, una realtà che da poco più di due anni allieta visitatori di tutto il mondo con le inestimabili ricchezze che raccontano centocinquant’anni di storia della scrittura meccanica dal 1873 ad oggi, attraverso immagini, didascalie ed audioguide particolari. Non aspetti esclusivamente tecnici, poco comprensibili per i “non addetti ai lavori”, ma vere e proprie storie, curiosità, episodi di tempi lontani, ugualmente vicini perché fatti di uomini e di loro avventure.