«Qualche associazione sportiva ha già ripreso le attività, molte altre ripartiranno proprio questa settimana, altre ancora a settembre. Chiederanno, naturalmente e giustamente, l’utilizzo delle strutture comunali. Ma altrettanto giustamente e doverosamente l’amministrazione comunale deve concedere l’utilizzo delle strutture solo a chi è in regola con il pagamento dei canoni per l’uso degli impianti sportivi comunali. A febbraio abbiamo presentato un’interrogazione, che ha avuto un riscontro a fine marzo. Il quadro è desolante: ci sono associazioni sportive che devono molti soldi al Comune e fra queste anche associazioni che organizzano corsi a pagamento per i propri iscritti». Intervengono così, in una nota, Antonio Procacci, portavoce di Trani#ACapo, insieme ai consiglieri comunali del movimento Aldo Procacci e Maria Grazia Cinquepalmi.

«Sappiamo che l’amministrazione sin dal 2017 – si legge – ha avviato una procedura di recupero delle somme dovute dalle associazioni sportive e sappiamo che solo tre di queste (Ac Trani, Polisportiva Trani 2006 e Accademia dello Sport) hanno interamente saldato il proprio debito. Tutte le altre, secondo quanto risulta dalla risposta al nostro accesso agli atti (27 marzo 2018) hanno debiti che vanno dai 40.000 euro (Juve Trani) fino a 100 euro, passando per altre cifre importanti come i 24mila euro dell’Aquila Azzurra, i 20mila della FBK, i 16mila della Fortitudo Basket, i 13mila della Geda Volley, gli 11mila dell’Olimpia Basket e così via. Alcune associazioni hanno chiesto di poter accedere a procedure agevolate. Altre non hanno dato segni di vita. In tutto il Comune di Trani, al 31 dicembre 2016, ha crediti verso le associazioni sportive per oltre 160 mila euro, più ulteriori 15mila euro per il 2017, più 2.500 euro sempre per il 2017 ma per l’uso delle palestre scolastiche e sicuramente altre somme per i primi sei mesi del 2018. Per una questione di giustizia, riteniamo che sia opportuno che non venga concesso l’utilizzo delle strutture comunali per la nuova stagione a società che devono ancora tanti soldi al Comune e che non hanno neanche avviato una procedura per un pagamento rateale di quanto dovuto. Vale lo stesso, a nostro avviso, per quei gruppi che hanno fondato nuove associazioni, abbandonato quelle che avevano accumulato debiti cospicui. E, a maggior ragione, riteniamo che chi è moroso vada escluso a priori dalle gare per la gestione triennale di stadio, palazzetto e tensostatico e dagli affidamenti dei servizi di custodia, pulizia e piccola manutenzione dei tre impianti.

Nei prossimi giorni  – concludono – presenteremo una nuova interrogazione, chiedendo un quadro aggiornato della situazione debitoria delle diverse associazioni e chiederemo all’Assessore allo Sport, all’Assessore alle Finanze e al Sindaco come intendano regolarsi per la nuova stagione sportiva, se vorranno essere giusti con chi è in regola o quantomeno si sta sforzando di pagare quanto dovuto o se vorranno chiudere un occhio anche quest’anno con i furbetti».