Dieci anni di reclusione per Gianluca Napoletano e quattro anni per Gabriele Lorusso: sono queste le richieste formulate dal Pubblico Ministero Marcello Catalano, nell’ambito del processo in Corte d’Assise per l’omicidio di Biagio Zanni, il 34enne accoltellato a morte, nella notte tra il 19 ed il 20 settembre 2015, durante un violento litigio avvenuto nei pressi del porto di Trani.
I due imputati sono accusati, a vario titolo, di rissa aggravata e concorso anomalo per reato diverso da quello voluto
Per il delitto, poco più di un anno fa, un 15enne era stato condannato in primo grado, con rito abbreviato, dal gup del Tribunale per i Minorenni di Bari, alla pena di dieci anni di reclusione, in qualità di esecutore materiale dell’omicidio.
Il fratello, anche lui minorenne all’epoca dei fatti, venne ritenuto colpevole di aver preso parte alla lite (con pena pecuniaria di 200 euro), mentre per un terzo ragazzo venne disposta invece la misura della messa alla prova.
La vittima morì nell’ospedale “Bonomo” di Andria per le ferite da taglio riportate nel corso della rissa scoppiata, per futili motivi, all’esterno di un locale e che coinvolse più persone.
Nel processo celebrato in Corte d’Assise, il Comune di Trani figura come semplice parte danneggiata: la richiesta di costituzione in Parte Civile venne infatti dichiarata inamissibile perché presentata tardivamente.
La prossima udienza è stata fissata il 6 luglio, quando la parola passerà agli avvocati difensori.
