«Una forzatura. Non possiamo descrivere in altro modo quello che è accaduto nella seduta di Consiglio Comunale di lunedì scorso. Una forzatura dal punto di vista politico e dal punto di vista amministrativo. Dal punto di vista politico dobbiamo prendere atto che il richiamo dei consiglieri di maggioranza, che hanno invocato un legittimo e preventivo confronto interno alla coalizione, prima di presentare gli argomenti da trattare in Consiglio Comunale, è rimasto inascoltato. Quando non c’è partecipazione, il rischio della mancata condivisione sulle impostazioni dei provvedimenti è altissima. Questo vale non solo a Trani, ma dappertutto. Questo non vale solo nel centro sinistra di Trani, ma vale per tutte le amministrazioni d’Italia,  di qualsiasi colore esse siano. Questo vale, soprattutto, quando vengono portati alla attenzione del Consiglio Comunale provvedimenti, non esaminati e valutati per tempo, e quindi non condivisi, che incidono pesantemente sulle tasche dei cittadini»: con queste parole parte la nota dei consiglieri di maggioranza che non hanno approvato il Pef.

La nota prosegue: «Non si tratta di populismo, non si tratta di pseudo ricatti. Si tratta di coscienza e della consapevolezza che c’è qualcosa di sbagliato nelle dinamiche amministrative. Il nostro senso di appartenenza al Partito Democratico ed alla coalizione del centro sinistra non è in discussione, ma vorremmo che le parole “democratico” e “coalizione” si ritrovino nel metodo di lavoro della politica. Dal punto di vista amministrativo non possiamo evitare di porci delle domande. Ci chiediamo chi, nell’ambito dell’organico comunale, abbia in questi due anni effettuato il “controllo analogo” sulla attività della AMIU, se siano stati presentati, da parte dell’azienda, almeno dei report per verificare l’andamento economico del servizio per introdurre correttivi in caso di sforamento della spesa concordata, se sia stata attuata e controllata una strategia di taglio e contenimento della spesa e di controllo analitico dei conti. A questo quesito non è stata fornita  convincente risposta in Consiglio Comunale, anzi è stata, di fatto e purtroppo, negativa. In definitiva è stato proposto al Consiglio Comunale di approvare un rendiconto sulle spese dell’anno 2016 dell’AMIU, che nessuno è in grado di attestare sia il più economico possibile. Tralasciamo il passato».

E concludono: «Noi crediamo, invece, che la spesa futura sia comprimibile. Noi crediamo che grazie alla copertura provvisoria della discarica  (finalmente da pochi giorni  in corso di realizzazione, a detta dell’Assessore all’Ambiente Michele Di Gregorio, il cui ritardo nella posa in opera e’ incomprensibile) sarà possibile conseguire un enorme risparmio rispetto alle spese dell’anno scorso relative allo smaltimento del percolato. Noi crediamo che si possa incidere sulle gravose spese del personale, ottimizzando gli orari ed i metodi per il trasporto a rifiuto. Noi crediamo che si possa ricontrattare i costi di tutte le forniture e prestazioni con i privati fornitori di AMIU.  Noi crediamo, dunque, che sia possibile  evitare di creare il fantomatico debito fuori bilancio, che molti nostri colleghi danno per certo, a causa del mancato aumento della TARI. Concludiamo, quindi, con il sincero auspicio che quanto accaduto in negativo nell’ultima seduta consiliare, possa e debba essere analizzato nelle motivazioni politiche ed amministrative, e possa determinare, in modo unitario e condiviso, un deciso cambio di rotta della amministrazione comunale, in senso fattivo e positivo, a beneficio e vantaggio della collettività tranese».