Home Attualità Tragedia Bari-Nord: la protesta dei parenti per i risarcimenti di Ferrotramviaria

Tragedia Bari-Nord: la protesta dei parenti per i risarcimenti di Ferrotramviaria

Calcolo sulle tabelle per incidente stradale. «Attendiamo il processo»

E’ forse la parte più fastidiosa di una tragedia immane che ha coinvolto non solo le 23 famiglie delle vittime ma anche feriti ed opinione pubblica. La vita cambia in un istante ed il terribile scontro tra treni del 12 luglio scorso continua a far parlare di se anche per le questioni legate agli indennizzi ed ai risarcimenti delle compagnie assicurative. In questi giorni tanto si è detto e scritto ma facendo un punto della situazione più complessivo, resta una certezza: la rabbia di molti dei parenti dei deceduti e di tanti feriti per modalità, scelte e promesse non mantenute a più di sei mesi dall’incidente.

Le altre certezze sono quelle che l’indennizzo statale promesso dal Governo con un appostamento di 10 milioni di euro, è in attesa di ricevere il complesso lavoro del comitato di coordinamento che vede coinvolte le istituzioni romane e tutti i sindaci dei comuni coinvolti. Da Andria e Corato è partita la richiesta di anticipare almeno 200mila euro per i parenti dei deceduti sino alla conclusione delle procedure di verifica del comitato. Manca solo la firma della convenzione e poi questi primi soldi dovrebbero giungere a chi di dovere. Altra certezza è che vi sono stati contatti tra Ferrotramviaria e parenti e feriti solo attraverso un agente assicurativo che avrebbe proposto dei risarcimenti. Moltissime, la maggioranza, le famiglie che hanno rifiutato la proposta per due ragioni come ci spiegano alcuni dei familiari: «In caso di condanna – ci scrive Daniela Castellano – che spero avvenga con tutto il cuore, il giudice terrà conto del numero di risarcimenti chiusi, e applicherà quindi le attenuanti per uno sconto della pena». Una seconda ragione, invece, ce la spiega Anna Aloysi: «La Ferrotramviaria pensa di poter comprare il nostro dolore e la nostra voglia di giustizia con delle offerte che assomigliano più ad una beffa che ad un giusto ristoro per quanto stiamo patendo – dice Anna Aloysi – i risarcimenti, per esempio, sono calcolati come se fosse avvenuto un incidente stradale piuttosto che una strage di altra natura. Noi non firmiamo nulla».

In più dicono altri dei familiari riuniti nell’ASTIP, «la somma di 21.000 euro elargita solo ad alcune famiglie delle vittime, circa una ventina, sono state date perché previste dall’art.13 del Regolamento comunitario n.1371/2007, al fine di soddisfare le immediate necessità economiche originate in caso di strage». In tutto, comunque, sono soltanto sei le famiglie che hanno accettato e chiuso sino a questo momento, con Ferrotramviaria la transazione. Gli stessi familiari fanno sapere, in conclusione, che a distanza di oltre sei mesi i contatti sono stati solo telefonici ed effettivamente non si conoscono ancora le clausole del contratto stipulato tra assicurazione e Ferrotramviaria oltre all’impossibilità di conoscere ancora con precisione il gruppo assicurativo stesso.

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