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Palazzo Beltrani e Monastero, Bottaro: «Una rete museale per lo sviluppo del turismo»

Per garantire un adeguato livello di gestione e accessibilità dei beni culturali

«Stiamo dando sostanza alla nostra idea di rilancio culturale della città ed all’ambizioso progetto di costituzione di una rete museale locale per un vero sviluppo turistico di Trani». Il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, commenta così i nuovi steps amministrativi che riguardano Palazzo Beltrani, dopo la firma del contratto di concessione in gestione del palazzo delle arti per 5 anni, e soprattutto il Monastero di Colonna dopo aver approvato un atto di indirizzo per analoga concessione.

Il sindaco spiega: «Non ci stiamo fermando solo a ricercare ed ottenere finanziamenti, per altro in tempi rapidissimi. La nostra priorità è quella di garantire, nel futuro, un adeguato livello di efficienza di gestione e accessibilità dei beni culturali di maggior pregio, mettendoli in rete, nell’ottica di un’armoniosa interazione. Dopo aver dato stabilità alla gestione dei servizi della biblioteca (ereditata in una situazione di precaria e mortificante autogestione) abbiamo puntato al rilancio di palazzo Beltrani (con l’ottenimento di un finanziamento di circa 1 milione di euro e con l’esternalizzazione per 5 anni del servizio di gestione). Infine abbiamo definito con la Soprintendenza il programma di fruizione dell’area archeologica e museale del monastero, per una piena valorizzazione del sito. Mediante bando di gestione per 5 anni permetteremo una regolare fruizione della struttura e del parco archeologico, faremo rivivere l’intera struttura, pensata soprattutto come un grande laboratorio scientifico per i giovani, configurando un nuovo assetto nel percorso turistico integrato cittadino che risulterà vantaggioso per tutti».

Per quanto riguarda Palazzo Beltrani, è stato firmato tra l’Amministrazione comunale di Trani e la ditta  Madeinpuglia.net il contratto per la concessione del servizio di gestione del palazzo delle arti “Beltrani”. Come si ricorderà, il Comune di Trani aveva indetto una gara con procedura telematica per l’affidamento in gestione del sito, nell’ottica di un potenziamento e miglioramento dei servizi da offrire a cittadini e turisti. L’importo stimato previsto nel bando per la gestione del Palazzo era stato fissato in 195mila euro. Madeimpuglia.net aveva presentato un’offerta ribassata del 21% per un totale di 161mila euro, introito stimato derivante dalla vendita dei biglietti di ingresso al museo, dalla concessione in uso degli spazi a disposizione dell’utenza e dallo svolgimento di altri servizi previsti dal bando, ad eccezione dei proventi derivanti dalla gestione di bookshop e caffetteria. La gestione avrà durata di 5 anni a decorrere dal giorno successivo al collaudo dei lavori di riqualificazione dell’immobile (tuttora in corso) e dei lavori di ripristino e potenziamento della struttura nell’ambito di un complessivo progetto di recupero, restauro e valorizzazione del palazzo delle arti proposto dall’Amministrazione Bottaro ad agosto del 2015 in risposta ad un avviso pubblico regionale ed ammesso a finanziamento ad ottobre del 2015 per un importo vicino al milione di euro.

Durante il periodo dei lavori, la società Madeinpuglia.net avvierà comunque nel palazzo Beltrani attività di pianificazione delle future attività, lavori di ridistribuzione degli spazi esistenti e il prezioso servizio di inventariato di tutti i beni e le opere presenti all’interno del sito che ospita anche la pinacoteca Ivo Scaringi.

Infine la giunta comunale ha inteso valorizzare pienamente il monastero di Colonna ed il museo archeologico in esso custodito, nato nel 1997, e ad oggi non ancora avviato. In sintonia con la Soprintendenza archeologica della Puglia, la quale svolgerà il ruolo di coordinamento scientifico nell’attività di catalogazione, restauro e definizione museografica, l’esecutivo ha espresso preciso indirizzo in merito alla gestione museale dell’area e del museo archeologico per il quale è stata stanziata una congrua somma nel bilancio di previsione 2016/2018 necessaria per procedere a una prima attività di allestimento. Il provvedimento varato prevede l’esternalizzazione della gestione del museo in concessione per 5 anni. Il bando sarà aperto a soggetti in grado di dimostrare di possedere requisiti specifici aderenti all’idea progettuale, sia per gli aspetti gestionali che per le attività attinenti al settore archeologico. Il soggetto concessionario avrà il compito di rivitalizzare il sito mediante molteplici attività: mostre, convegni, seminari, concerti, rappresentazioni teatrali, presentazioni e laboratori culturali, cerimonie sempre in sintonia con la destinazione museale e laboratori di archeologia per bambini.

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