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Ex Angelini, Trani#ACapo scrive al sindaco

«Ordini subito la bonifica e, insieme, risolviamo un problema vecchio di oltre vent’anni»

«Ordinare l’immediata bonifica dell’ex Angelini e cambiarne la destinazione urbanistica: in sei mesi, tutti insieme, possiamo restituire alla nostra città un’area degradata e risolvere un problema lungo vent’anni».

 Antonio Procacci, portavoce del movimento Trani#ACapo, ha inviato una lettera al sindaco Bottaro, proponendogli di avviare l’iter per il definitivo recupero dell’area dell’ex distilleria, alle spalle del Castello Svevo.

 «Firmare un’ordinanza per la bonifica immediata dell’area, come fu fatto già una decina d’anni fa, credo non sia più prorogabile», scrive Procacci. «Parliamo di un’autentica discarica a cielo aperto, dove peraltro fino a qualche settimana fa si entrava e si usciva liberamente per via di un buco nel muro di cinta, chiuso – nonostante le ripetute segnalazioni – solo per iniziativa dei cittadini residenti della zona. E non possiamo escludere che per altre vie, dal fronte mare o dall’area delle segherie, qualcuno continui ancora ad entrarci. Come non escludiamo la presenza in quell’area di amianto».

 «Non si attenda, come nel caso dell’ex “La Vela”, un’indagine della Procura per ordinare la bonifica e la messa in sicurezza», aggiunge Procacci, che poi invita il sindaco ad andare oltre l’emergenza e a risolvere una volta per tutte, con il contributo dell’intero Consiglio comunale, un problema ventennale: l’Angelini chiuse, infatti, i battenti nel ’93 ed è fallita dieci anni dopo, nel 2004.

 «Possiamo farlo in pochi mesi», sottolinea Procacci. «Quell’area, nel piano urbanistico vigente, ha come destinazione una “cittadella giudiziaria”, un progetto che non ha mai convinto nessuno e che, come tutti sappiamo, non sarà mai realizzato. Perché, allora, non cambiarne la destinazione d’uso, trasformandola, com’è logico che sia, in turistica e servizi? I proprietari dell’area probabilmente ne sarebbero ben lieti e il Comune potrebbe guadagnarci sotto più punti di vista, ossia il recupero di un’area pregevole dal punto di vista naturalistico e paesaggistico e la creazione di servizi fondamentali in quell’area come un nuovo parcheggio».

 La strada proposta da Procacci è la «convocazione di un incontro con i proprietari, a cui proporre un accordo: fermo restando la bonifica, che dovrà essere immediata e perentoria, si proponga la variante al Pug in cambio della demolizione dell’intero complesso e l’apertura immediata di un parcheggio, possibilmente entro la primavera. Dopodiché si avvii l’iter per la variante urbanistica e si porti in Consiglio comunale. Trani#ACapo è pronta a sostenerla».

«Serve solo la volontà, perché la strada è percorribile e sono certo ci vedrà, per una volta, tutti d’accordo».«Siamo disponibili a parlarne», conclude Procacci nella lettera al sindaco, «e per velocizzare il tutto siamo anche disposti a mettere a disposizione dell’amministrazione gratuitamente i nostri tecnici».

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