«Lo spettacolo estivo a cui abbiamo tutti assistito impone alcune considerazioni sul servizio offerto da Amiu SpA. Come tutti sanno esiste un disciplinare tecnico che contempla tutti i servizi e le attività che la società deve svolgere (per contratto appunto) al fine di tenere pulita la nostra città. I servizi (pagati alla società) riguardano la pulizia delle strade, dei marciapiedi, delle piazze, delle fontane, delle spiagge e dei cassonetti. Il lavaggio e la disinfezione dei (maleodoranti) cassonetti dovrebbe essere effettuata almeno quattro volte all’anno: due durante il periodo estivo. Il lavaggio delle vie, delle piazze e dei marciapiedi, dovrebbe essere effettuato con il lava strade in dotazione dell’Amiu con frequenza settimanale nei mesi da giugno a settembre e (ad esclusione della zona porto che deve essere lavata settimanalmente) con cadenza quindicinale negli altri mesi dell’anno. Mi chiedo quante volte durante il periodo estivo è stata lavata la zona del porto o piazza Teatro». Interviene così in una nota, Antonio Procacci, ex candidato sindaco della città di Trani. Un “attacco” ai danni dell’Amiu, colpevole, secondo l’esponente di “Trani a capo” di non aver rispettato i propri doveri.

«Esiste un report delle attività svolte nel periodo di riferimento? Le competenze periodiche vengono liquidate alla società solo dopo aver verificato che il servizio sia stato espletato secondo quanto indicato nel disciplinare?

Lo stesso disciplinare – continua Antonio Procacci – chiarisce che dal 15 giugno al 15 settembre la frequenza di pulizia delle spiagge libere deve essere giornaliera. Nello stesso periodo e sulle stesse spiagge, in caso di mareggiate o di spiaggiamento di alghe o altro materiale, l’Amiu ha l’obbligo di curare la raccolta, il trasporto e lo smaltimento e provvedere allo sgombero nel minor tempo possibile della sabbia accumulata sui marciapiedi per effetto di giornate ventose o di trasporto da parte dei bagnanti. La pulizia delle fontane ornamentali invece deve essere mensile dal mese di ottobre al mese di aprile e quindicinale nei restanti mesi dell’anno. La pulizia deve consistere nello svuotamento delle vasche, nella pulizia manuale con l’ausilio di idropulitrice, nella pulizia del filtro, degli ugelli, dei rosoni e nel successivo riempimento con acqua a cui va aggiunta una sostanza antialghe. E’ anche prevista la riverniciatura delle vasche due volte all’anno. Il servizio di disinfestazione deve essere effettuato 12 volte almeno da aprile a settembre, con cadenza quindicinale. Per la derattizzazione sono previsti 12 trattamenti, per la deblattizzazione sono previsti 6 trattamenti nella fogna bianca e relativi tombini di fogna bianca.

Questi sono gli obblighi contrattuali assunti da Amiu SpA e per i quali paghiamo la relativa tassa. Essendo regolarmente pagato il servizio dal Comune di Trani con le tasse riscosse dai cittadini perché non viene rispettato il contratto? Chi sorveglia e controlla che i servizi e le attività così come concordati vengano realmente svolti perché mi pare che non siano svolti come dispone il contratto e il risultato è ben visibile. Chi si preoccupa di richiedere le penalità in caso di inadempimento? Sto parlando di un servizio che tutti i cittadini di Trani pagano profumatamente e che avrà un costo sempre più elevato. Il risultato è pessimo: la nostra Città è sporca e impresentabile.

L’Amiu è inadempiente e dovrebbe essere sollecitato l’adempimento del contratto e dei servizi che ho elencato e che sono chiaramente indicati nel contratto sottoscritto con il Comune di Trani. Credo che i cittadini abbiano il diritto di imporre il rispetto di quel contratto dal momento che sopportano il costo del servizio. Non è tollerabile che si continuino a corrispondere fior di quattrini alla nostra ex municipalizzata per un servizio così scadente. Soprattutto ora che la Tari è arrivata ad un livello inaccettabile e nonostante le promesse da marinaio del Sindaco è rimasta invariata rispetto allo scorso anno.

Bisogna controllare – conclude Antonio Procacci – che le attività vengano eseguite e in caso contrario sanzionare i responsabili arrivando a rimuovere gli amministratori qualora dimostrino di non essere capaci».