Home Attualità Il portavoce di Trani#ACapo interviene sulla nuova bufera giudiziaria

Il portavoce di Trani#ACapo interviene sulla nuova bufera giudiziaria

Procacci: «Bottaro deve dimettersi, ma perché dopo un an-no Trani sta peggio di prima»

«Sì, Bottaro dovrebbe dimettersi, ma non per l’arresto di De Feudis, bensì perché in un anno non è stato in grado di mantenere alcuna delle promesse fatte, non ha risolto alcuno dei problemi ereditati dalle amministrazione di centrodestra e, anzi, in alcuni casi ha contribuito ad aggravarli e, in generale, ha lasciato che Trani continuasse a degradare giorno dopo giorno, senza muovere un dito».

 È quanto dichiara il portavoce di Trani#ACapo, Antonio Procacci, che sull’ennesima bufera giudiziaria che ha colpito il Comune di Trani si limita a dire che «ormai non ci sorprende più nulla», anche se «non siamo di quelli che cavalcano le iniziative giudiziarie, anzi preferiamo essere prudenti. Fu così quando arrestarono Riserbato e gli altri e sarà così anche in questo caso. De Feudis ha il diritto di difendersi e, ci auguriamo per lui, di dimostrare la sua estraneità ai fatti. D’altro canto, però, auspichiamo che prima o poi queste inchieste arrivino a processo e che venga fatta chiarezza su quello che è accaduto negli ultimi anni a Palazzo di Città», aggiunge Procacci.

Procacci continua: «Resta il fatto che riteniamo che il sindaco non può restarsene con le mani in mano e attendere il lavoro dei magistrati. Bisogna capire con esattezza quello che è successo, perché il meccanismo della presunta truffa non ci è molto chiaro, e bisogna capire anche se e quanto i bilanci approvati negli ultimi anni sono da considerarsi, a questo punto, veri o falsi. Stesso discorso sul bilancio di prossima approvazione. Per questa ragione chiediamo che venga istituita una commissione d’indagine, prevista peraltro dal regolamento, che svolga un lavoro parallelo rispetto a quello della magistratura. Non si può delegare tutto ai giudici. L’amministrazione e il Consiglio comunale devono prendersi la responsabilità di accertare quanto accaduto ed eventualmente di segnalare altre responsabilità. Chi doveva controllare dov’era? E chi ha approvato gli ultimi bilanci con il parere contrario dei revisori dei conti non devono darne conto? Quando si vota un provvedimento in Consiglio comunale ci si prende delle responsabilità ed è giusto che questo venga fatto valere nelle sedi opportune. Per tutte queste ragioni chiediamo che la vicenda non venga delegata esclusivamente alla magistratura, che dovrà accertare soltanto le responsabilità penali».

Procacci non si sottrae, in ogni caso, ad un giudizio politico: «Leggere sui giornali le dichiarazioni fatte dal sindaco al Gip a luglio del 2015 e in particolare il giudizio su De Feudis, definita persona ambigua e chiacchierata, ci pone di fronte a un’inevitabile considerazione: se Bottaro pensava questo di De Feudis, perché ha deciso di imbarcarlo a bordo della sua coalizione? Cos’è, in campagna elettorale vale tutto? E non se ne uscisse con la storiella che la sua candidata era la moglie di De Feudis. Lo sanno anche le pietre che ai tavoli politici si è sempre seduto lui. Tutti, anche i puritani del centrosinistra, si sono seduti con lui. Anzi, in verità bisognerebbe dire che tutti, ma proprio tutti, si sono seduti al tavolo delle trattative con De Feudis negli ultimi 15 anni: destra, centrodestra, centro, centrosinistra, sinistra. Tutti».

E conclude: «Ora, quindi, tutti zitti per cortesia. Sindaco compreso, che pensava di De Feudis quello che abbiamo letto oggi sui giornali, ma l’ha lasciato per un anno in quell’ufficio, venendo meno peraltro a una delle sue mille promesse sulla riorganizzazione della macchina amministrativa. Lasciamo lavorare la magistratura, accertiamo quello che è successo al Comune in questi anni, capiamo se i bilanci sono veri o falsi, verifichiamo se qualcun altro ha delle responsabilità, denunciamo tutto alla Corte dei Conti e voltiamo pagina. Dal punto di vista politico, però, abbiate la decenza di stare zitti. Tutti».

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