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I risultati del concorso “Nutrire la Salute”

Si è concluso il 19 aprile, presso l’I.I.S.S. “A. Moro” con ottimi risultati

In omaggio alla città di Trani, “città slow”, “città del buon vivere, si è concluso il 19 aprile, presso  l’I.I.S.S.  “A. Moro”, il Concorso Enogastronomico Slow “Nutrire la Salute”.

Un’esperienza importante per gli allievi che hanno dovuto superare l’esame di una “nutrita” e professionale giuria composta da esperti del settore.

Lo scopo del concorso è stato pienamente raggiunto. Gli allievi hanno trovato risposta alle loro aspettative, hanno potuto “gustare” il vero significato della competizione, condizione essenziale per soddisfare le esigenze di una clientela sempre più attenta e competente e cosa più importante hanno compreso che solo attraverso una valida conoscenza e competenza trasversale è possibile divenire futuri chef, sommelier e organizzatori di eventi affermati.

I piatti in concorso hanno avuto come ingrediente base la linea della pasta “Dedicato” del Pastificio Granoro abbinata a prestigiosi vini dell’azienda vitivinicola Marulli di Copertino.

L’evento, organizzato dal prof. Giovanni de Gennaro con la classe 4^D, è il secondo importante appuntamento del progetto “Tipicamente Puglia”, parte integrante del progetto di Alternanza Scuola Lavoro 13^ edizione che ha come principio ispiratore quello di avvicinare i giovani alla valorizzazione del patrimonio enogastronomico, culturale e artistico regionale attraverso la “buona musica” il “buon vino” e il “buon cibo”.

Questo progetto, sostenuto dal preside dell’Istituto prof. Michele Buonvino e dalla DSGA dott.ssa Isabella Antonacci, ha avuto e ha il merito di avvicinare la scuola ad una forma di imprenditorialità che investe studenti, istituzioni e territorio, alimentando il capitale umano e sociale di tutti gli attori coinvolti.

L’Istituto “A. Moro” ha potuto sperimentare l’importanza della presenza di un Comitato Tecnico Scientifico, fattore indispensabile per il raggiungimento di risultati positivi in termini non solo di competenze ma anche di quelle risorse economiche necessarie a colmare le carenze dell’intervento pubblico. La presenza di docenti tecnico-pratici unitamente alle aziende facenti parte del Comitato Tecnico Scientifico alimentano all’interno della scuola pubblica un significativo apporto di progettualità capace di immaginare le iniziative non solo come un investimento culturale ma anche dal punto di vista del “core business”.

Non è un caso che, nonostante i costi sostenuti per la realizzazione dei tre eventi, il progetto di Alternanza Scuola Lavoro si chiuderà con un attivo di bilancio destinato alla creazione di un fondo sociale a beneficio degli studenti più meritevoli.

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