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Processione della Madonna dei Sette Dolori

Il culto della Vergine Addolorata risalente al XIII secolo

Si è svolta lo scorso venerdì, poche ore prima dell’alba, la storica processione dell’Addolorata. Migliaia i fedeli che hanno accompagnato in preghiera il sacro legno dell’effige della Vergine dalla chiesa di Santa Teresa in pellegrinaggio per le altre chiese della città di Trani, accompagnati dal Gran Concerto Bandistico Pietro Mascagni. A creare la perfetta atmosfera di sacralità e comunione, il silenzio surreale di una notte fresca e serena.

Del culto della Madonna Addolorata (o dei Sette Dolori) a Trani le prime attestazioni risalgono già al XIII secolo. In S. Giovanni Lionelli, infatti, una stanzetta ha incise sull’architrave dell’in¬gresso le seguenti parole: “Gemitus Matris tuae obliviscaris” (Non dimenticare il pianto di tua madre). Quella stanzetta fu il luogo dove gli antichi cittadini tranesi praticarono il primitivo culto alla Madonna dei Sette Dolori. Inoltre tre vicoletti a Trani sono intitolati alla Madonna dei Setti Dolori per perpetrare la memoria dei dolori della Madonna per la passione di Cristo.
La presenza della stanza in quel luogo fa presupporre che i devoti si riunissero periodicamente per onorare la Vergine, trasmettendo il culto di generazione in generazione. Nel XVII secolo, poi, i devoti si organizzarono sotto forma di “societas” e iniziò la diffusione delle prime statue raffiguranti la Vergine Addolorata. Nel 1727 la festa della Madonna dei Sette dolori fu resa obbligatoria e il culto è giunto sino ai nostri giorni. Tuttora infatti all’alba del venerdì’ santo i tranesi rendono omaggio con la processione alla Addolorata che alcuni chiamano più semplicemente Madonna di Notte.

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